“Le Primavere”
Appuntamento rinviato

Le restrizioni imposte dall’emergenza fanno slittare anche la rassegna del nostro giornale. Le nuove date verranno fissate appena saranno revocate le limitazioni agli eventi e agli spostamenti

n questa primavera mancata, anche Le Primavere della Provincia, in procinto di festeggiare la loro decima edizione, si fermano davanti all’emergenza sanitaria che flagella tutti, ma la nostra regione in particolare.

Questi mesi tutti a casa quindi, come da precetto. L’appuntamento non è cancellato ma “sospeso”, come un caffé tra amici, e verrà presentato nuovamente nei prossimi mesi. I giornali, beni irrinunciabili anche e soprattutto in momenti di allerta, restano in edicola e online. La Provincia avrà cura di comunicare le nuove date perché il programma della rassegna “RINASCI-mente. Pensare circolare nel #nuovomondo” suona come una delle medicine che ci saranno necessarie. Dopo i farmaci che salveranno, speriamo presto, le vite in pericolo, ci sarà da ricucire una nuova cultura di comunità, da immaginare in un futuro diverso.

La rinascita

La rassegna culturale Le Primavere ci sarà, puntuale, nel momento della rinascita, per rinnovare ancora una volta il desiderio di porre domande, interrogare scienziati, filosofi, viaggiatori di Terra e di pensiero sul tema di un nuovo contemporaneo, di quale mondo vogliamo disegnare dopo il reset epocale che stiamo attraversando.

Se fino a ieri le proiezioni del futuro creavano spaesamento, adesso quella che era una sensazione di estraneità è diventata un’onda da affrontare e superare, saremo chiamati a guardare cosa c’è oltre la cresta. Quello che era un bisogno di ragionare su nuove categorie per un manipolo di intellettuali diventerà l’imperativo di una generazione. Gli appuntamenti della decima edizione de Le Primavere hanno l’ambizione di accompagnare la nascita del “Nuovo Mondo”, la necessitò di un nuovo pensiero, un rinascimento con le radici ben ancorate alla Storia.

Gli appuntamenti saranno inaugurati da “Ballata per sante, streghe e belle dame” con la giornalista Maria Latella e una rilettura delle vicende misconosciute di grandi e dimenticate donne, perché la memoria è uno dei tasselli fondamentali di ogni ricostruzione. Seguirà una sequenza di incontri, tra Como e Lecco, esplorando molto della filosofia e delle storie che definiscono la nostra identità e imparando, come stiamo facendo in questi giorni, quanto i comportamenti individuali siano fondamentali per proteggere gli equilibri e le risorse dell’umanità e del pianeta.

Lampi di luce

Saranno lampi di luce razionale sulle inquietudini e cicatrici che ci lascerà questa esperienza collettiva della quale ancora non conosciamo i confini.

Le Primavere che verranno saranno tra le prime nuove occasioni di socializzazione, condivisione di pensieri e di luoghi, un rituale laico e collettivo di ricerca di conoscenza. Un antidoto alle derive autonomiste, al pensiero unico prescrittivo, alla riduzione delle libertà personali, al sorgere di un bigottismo tecnologico che si nutre di fake news e acceca con la paura.

Sarà la rinascita dell’intelligenza, perché “Non fu per caso che l’Italia divenne la patria del Rinascimento e perciò la culla del pensiero moderno. In Italia meglio che in ogni altro luogo si era mantenuto il legame coll’antichità, poiché essa era l’opera della stessa antichità degli italiani, carne della loro carne, ossa delle loro ossa”. Scrisse così il filosofo danese Harald Høffding all’inizio del secolo scorso. Una riflessione che sembra anticipare lo spirito con cui l’impresa delle Primavere vi sta aspettando, appena alla fine del tunnel.

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