Lega e 5 Stelle divisi
Tangenziale di Como
di nuovo a rischio

Il presidente della Regione Fontana: «Pedemontana fondamentale, va conclusa a tutti i costi». Ma l’alleato è scettico e nel contratto di governo non c’è

Il governo Lega-Cinquestelle non è ancora formalmente nato, e già registra una prima crepa. Ed è una crepa che ci interessa direttamente perché riguarda la Pedemontana e, di conseguenza, la Tangenziale di Como.

Il presidente della Regione Lombardia, il leghista Attilio Fontana, ieri a margine della giunta regionale ha ribadito di considerare l’infrastruttura fondamentale per il territorio. E ha chiarito: «Se il nuovo governo dovesse schierarsi contro le cosiddette grandi opere e quindi anche contro Pedemontana, non potrò che esprimere la mia contrarietà: per noi è un’infrastruttura fondamentale e quindi mi batterò con tutte le mie forze per concluderla e completarla».

Peccato che “il contratto per il governo del cambiamento” sottoscritto da Luigi Di Maio e da Matteo Salvini al capitolo 27, quello dedicato a “trasporti, infrastrutture e telecomunicazioni”, non menziona in nessun modo il tratto di strada. Nelle due pagine dedicate al settore, si parla, fra le altre cose, di trasporto ferroviario, Alitalia, Alta Velocità Torino Lione (con l’impegno a ridiscuterne integralmente il progetto nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia), ma nulla riguardo al futuro della Pedemontana.

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