Lei a Como, lui in Colombia
«Divisi per colpa di regole
che non hanno alcun senso»

Victor non può venire nel nostro Paese, dove a fine anno la compagna metterà al mondo un bimbo

Maria e Victor avranno un bambino tra poco più di un mese, ma rischiano di non condividere questo momento magico. Perché lui è rimasto in Colombia, Paese inserito per la pandemia nella lista F che preclude la chance alle coppie di riunirsi. Così la comasca ha lanciato un appello a “Striscia La Notizia”. Per sé – spiega Maria Pigliapochi, 29 anni – ma anche per tutti coloro che si trovano in questa situazione.

Non vuole fare drammi, ma chiedere semplicemente di “raddrizzare” una situazione ingiusta: «C’è già tanta negatività in questo momento. Io ho accettato la bellezza di vivere questa gravidanza da sola, ma chiedo di intervenire perché è giusto. Non ha senso questa norma».

Sogna un regalo di Natale, Maria Pigliapochi, per tutti coloro che si trovano nella loro situazione. Perché l’amore non è turismo, come ha scelto di chiamarsi il gruppo che si è mobilitato sulla rete e in tv (LoveIsNotTourism) e invece ci sono persone con relazioni stabili, anche sposati, che non possono più vivere insieme.

Maria, educatrice, ha conosciuto Victor Alfonso Torres O’ Campo in Colombia durante un viaggio un anno fa. La donna aveva deciso di fare quest’esperienza e si è fermata a esplorare luoghi meravigliosi come la Sierra Nevada de Santa Marta, dove conoscere a fondo la natura ma anche altri modi di vivere, altre culture.

Victor si occupa proprio di coltivare la terra e cura le persone con le piante. Si sono innamorati, i due giovani, e si sono messi insieme. A un certo punto Maria doveva tornare in Italia, ma ecco che irrompe l’emergenza coronavirus: «Tutto il mondo era in sospeso, nessuno capiva più cosa stava succedendo. Noi l’abbiamo vissuto anche meglio di altri, visto che eravamo in montagna, in mezzo alla natura». Niente lockdown immersi nel grigiore della metropoli, insomma, anche se le difficoltà non mancavano.

Poi però la comasca scopre di aspettare un bambino: «Allora ho pensato di tornare a casa, ero via da tanto tempo, volevo tornare al nido». Parte dunque a maggio pensando che di lì a poco Victor l’avrebbe raggiunta. Invece, da allora è un altalenarsi di aperture e chiusure in entrata dai Paesi, che rende impossibile la realizzazione di questo desiderio. Fino al decreto del 7 settembre: «Dove sì si parla del riavvicinamento delle coppie, ma c’è questa lista F, di cui nessuno capisce il motivo, che pone dei limiti. Tra l’altro, la Colombia non è tra le situazioni più drammatiche, ce ne sono altre che in questo elenco non compaiono. Non vogliamo fare discriminazioni, con questo. La lista non ha senso proprio. Per questo con LoveIsNotTourism stiamo mandando una petizione a tutti i ministri». Basterebbe gestire in altri modi il rientro e permettere a chi sta insieme appunto di continuare a farlo. Maria e Victor sperano tanto di riabbracciarsi in Italia prima del lieto evento, previsto verso il 30 dicembre: «Non abbiamo ancora scelto il nome del bambino», confida. Il regalo di Natale sarebbe trovarlo insieme qui, guardandosi negli occhi.
Marilena Lualdi

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