L’ira di Giordano Molteni sulla Lega: «Assurdi, che tristezza»

Centrodestra in frantumi Il candidato sindaco accusa il Carroccio di aver remato contro. Replica di Alessandra Locatelli: «Felici del risultato ottenuto da Rapinese»

Nel centrodestra, preso a schiaffi da Alessandro Rapinese, prosegue la resa dei conti. La Lega festeggia silenziosamente la vittoria di un candidato civico che per anni ha demolito il Carroccio e il suo ex sindaco Mario Landriscina. Fratelli d’Italia si lamenta degli alleati che non hanno fatto il loro dovere. Gli azzurri, con Forza Italia schierata con il centrosinistra al ballottaggio, si dicono «spiazzati».

«Il rammarico c’è, siamo rimasti esclusi dal ballottaggio per soli cento voti – dice il candidato sindaco del centrodestra Giordano Molteni – e se tutti gli alleati si fossero spesi davvero i risultati sarebbero ben diversi. Senza girarci intorno la Lega è scesa al 6%, e ci ha penalizzato tutti. Facendo i conti della serva sono quelli i voti che mancano. Non bastasse al ballottaggio la Lega si è impegnata a favore di Rapinese. Mi viene da dire che è assurdo. Che tristezza. Potevano nicchiare meno sul sindaco uscente Mario Landriscina, invece l’hanno sostenuto fino all’ultimo, quando ha pure suggerito il voto disgiunto».

Attriti e attacchi tra alleati non sono mancati in campagna elettorale. E così Rapinese è passato all’incasso. Tanto più se i leghisti si sono mobilitati per lui. Il consigliere comunale e parlamentare Claudio Borghi per esempio su Twitter prima del ballottaggio ha scritto: «So che ti scoccia, ma vai a prendere la tessera elettorale, c’è uno del Pd che potrebbe vincere». Il neo sindaco non ha preso i voti solo del Carroccio. «È un fatto matematico che parte dei nostri voti sono andati a lui – commenta il parlamentare di Fdi Alessio Butti – è evidente che il centrodestra in chiave anti Pd ha sostenuto il padrone della lista civica. Senza dimenticare la sinistra militarizzata “anti minghettiana” che è scesa in campo per Rapinese. Noi comunque per rispetto verso gli elettori non abbiamo consigliato a nessuno di andare al mare. Contrariamente a quanto Rapinese aveva fatto cinque anni fa. Certo se Salvini e la Lega invece di attaccarci avessero preso un 1% in più forse avremmo vinto le elezioni. Invece si sono attardati su Landriscina, un nome impopolare. Non hanno capito nulla di quello che è successo a Como». Fdi farà un’opposizione decisa a Rapinese «che ha sparato solo razzi per cinque anni».

La Lega invece si dice contenta: «Sì perché Como non è stata riconsegnata nelle mani della sinistra – dice Alessandra Locatelli, leader del Carroccio a Como – mi auguro che il nuovo sindaco possa intercettare la volontà dei cittadini che rappresentiamo e che al ballottaggio l’hanno sostenuto». Ma Rapinese ha fatto la guerra a Landriscina e alla Lega con toni anche aspri e sprezzanti. Perso il sindaco uscente, perse le elezioni, offrirgli una stampella non crea almeno imbarazzo? «No, i toni del dibattito dall’opposizione sono stati spesso forti – dice Locatelli – è successo anche a noi in passato. Vogliamo comunque lavorare in maniera costruttiva. Non lasciare Como alla mercé della sinistra ha prevalso su tutto». Locatelli, pur essendo assessore regionale, resterà in consiglio comunale come unico rappresentante e voce della Lega. Respinte invece al mittente le frecciate di Alessio Butti. «Basta polemiche, impegniamoci a scrivere una nuova pagina».

Infine Forza Italia che al primo turno si era difesa e al ballottaggio ha velatamente consigliato ai suoi elettori di votare per Minghetti. Senza portare alcun contributo concreto alla causa. «Ma non è vero – dice Amelia Locatelli, coordinatrice degli azzurri comaschi – erano solo interpretazioni, l’indicazione per il ballottaggio non era affatto precisa». Forza Italia ha chiesto agli elettori di votare e di non scegliere «movimenti protestatari», puntando il dito senza nominarlo contro Rapinese. Nessuno ha mai smentito.

«Rimasti fuori dal ballottaggio c’è comunque poco da gioire – dice Locatelli – siamo spiazzati. I cittadini si sono dimostrati lontani dalla politica e dai partiti. Hanno premiato un civico che usa modalità forti e che confido sappia moderare i toni nelle vesti di sindaco».

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