Lite, orecchio strappato a morsi
Salvato all’ospedale Sant’Anna

L’uomo era stato aggredito da un ciclista per una mancata precedenza. Intervento di Chirurgia plastica all’avanguardia: «Nessun danno all’udito»

Un intervento all’avanguardia all’ospedale Sant’Anna che ha evitato a un uomo, rimasto ferito in una lite in strada per una mancata precedenza, di perdere parte di un orecchio. Il 52enne è stato trasportato domenica scorsa dall’ospedale di Saronno al nosocomio comasco dove l’équipe di Chirurgia plastica è intervenuta d’urgenza con un microscopio di ultima generazione in grado di eseguire suture di massima precisione.

Era lo scorso 17 giugno quando l’uomo è stato ferito da un ciclista che, dopo averlo aggredito, gli ha strappato a morsi un orecchio. L’episodio a Caronno Pertusella, in provincia di Varese.

Sul posto sono subito intervenuti gli operatori del 118 che hanno portato il ferito all’ospedale di Saronno. Al suo arrivo in pronto soccorso i medici hanno accertato che il malcapitato aveva il padiglione auricolare quasi del tutto staccato. Gli specialisti, vista la gravità del danno all’orecchio, hanno contattato così i colleghi dell’ospedale Sant’Anna per chiedere l’intervento della Chirurgia Plastica.

L’uomo è stato trasferito a Como dove è stato sottoposto a un delicato intervento di sutura da parte del chirurgo plastico Marco Sanna e dell’équipe di esperti, con esito positivo. Per evitare al paziente la perdita del padiglione auricolare Sanna ha utilizzato un microscopio di ultima generazione in dotazione al Sant’Anna. Un intervento durato cinque ore durante il quale sono state eseguite numerose micro suture per non compromettere parte dell’orecchio. Fondamentale, infatti, la tempestività in questi casi.

« Il microscopio operatorio è un macchinario molto sofisticato che riesce a raggiungere sino a 40 ingrandimenti – spiega Leonardo Sartore, primario dell’unità operativa complessa di Chirurgia plastica del Sant’Anna - e ci consente di suturare vasi sanguinei molto piccoli, quali ad esempio le arterie e le vene digitali nei reimpianti delle dita».

Grazie all’operazione eseguita al Sant’Anna per il 52enne si prospettano ora solo pochi giorni di ricovero. «Il paziente rimarrà in ospedale ancora quattro o cinque giorni – conferma Sartore - ora sta eseguendo terapia antibiotica, analgesica e medicazioni quotidiane. Per quanto riguarda la funzione uditiva, quest’ultima è inalterata perché il danno non riguarda l’orecchio interno ma solo il padiglione auricolare».

Al suo ritorno a casa l’uomo proseguirà con alcune terapie antibiotiche e con alcuni controlli ambulatoriali per monitorare lo stato di guarigione della ferita.

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