Lo Squalo del lago
«Nibali deve essere
cittadino onorario»

Roberto Dotti di Argegno, campione del mondo su pista nel 1985 chiede un riconoscimento al corridore siciliano che si allena sulle strade comasche

«Vincenzo Nibali cittadino onorario di Como». Da campione a campione, ecco la proposta - che sui social network ha subito ottenuto un pieno di consensi, attraverso un crescendo di like - targata Roberto Dotti, argegnino, cavaliere della Repubblica al merito sportivo e campione del mondo nel 1985 nella categoria “Mezzofondo Dilettanti” di ciclismo (gara che si disputò nel glorioso velodromo “Mercante” di Bassano del Grappa).

Negli occhi degli sportivi, scorrono ancora le immagini dell’arrivo a braccia alzate dello “Squalo dello Stretto” - che dal 2012 abita a Lugano e che spesso e volentieri si allena sulle strade del lago e della Val d’Intelvi, con tappa (quasi obbligata) ad Argegno - lungo la celeberrima via Roma di Sanremo. Immagini che riportano ad altri due arrivi memorabili, nel 2015 e nel 2017 sul lungolago di Como, al termine di due combattutissime edizioni del Giro di Lombardia. «Un tempo, dopo una vittoria, si ringraziava la squadra e al massimo si mandava un saluto a casa o agli amici - dice Dotti - Oggi il ciclismo è business. Invece Vincenzo Nibali non manca mai di ringraziare il nostro territorio e le strade che lo “ospitano” per gli allenamenti. Credo sia doveroso concedergli la cittadinanza onoraria di Como».

Lo aveva fatto, del resto, anche in occasione dell’incontro organizzato da CentoCantù da Riva1920, spiegando come il lago e la Valle d’Intelvi siano uno dei suoi luoghi preferiti di allenamento.

L’articolo completo su La Provincia di mercoledì 21 marzo

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