Un’alternativa per il dopo Lucini
La coalizione cerca un nuovo nome

Nel centrosinistra è partita la ricerca del profilo giusto. Il primo toto-nomi: Tarpini, Magatti, Amura e Spallino

Como

Mario Lucini non si ricandiderà. Niente annunci ufficiali, ma ai suoi l’ha confidato. Non che si possa parlare di sorpresa, soprattutto alla luce delle ultime vicende, eppure nessuno si azzardava a dare per scontata - fino a poche ore fa - la decisione.

Tant’è. Il sindaco dirà basta, al termine del mandato. Cadrà prima? Stando alle riunioni politiche di questi giorni si direbbe di no, semmai nel centrosinistra si sta iniziando a discutere su un’altra questione: chi sarà il candidato a maggio dell’anno prossimo? Domanda che resta al momento senza risposta.

La bufera giudiziaria di queste settimane rischia di allontanare i potenziali candidati: troppi i rischi, troppe le difficoltà da affrontare. «Fare il sindaco è difficile, farlo a Como lo è ancora di più», per dirlo con le parole - rigorosamente a taccuini chiusi - di un esponente dell’attuale giunta.

Sui possibili successori di Lucini, va detto che al momento il Pd brancola nel buio. Si faranno le primarie di coalizione, a meno che non spunti un profilo capace di mettere tutti d’accordo. Per ora i nomi in circolazione sono tutt’altro che “nuovi”: il segretario della Cgil Alessandro Tarpini, gli assessori Bruno Magatti (Paco-Sel) e Lorenzo Spallino (Como Civica), il direttore dell’Accademia Galli Salvatore Amura.

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