Lurago, azzannato dal suo cane
Il padrone si era sentito male

Probabilmente il cane ha tentato di svegliarlo

Prima il malore, e poi il morso, violento, del rottweiler. È questo il primo risultato emerso dall’esame autoptico effettuato dal medico anatomopatologo Giovanni Scola su richiesta del pubblico ministero Mariano Fadda sul corpo di Cesare Porrati, l’uomo di 85 anni trovato morto nella sua abitazione con varie e profonde ferite causate dal morso del rottweiler del figlio Angelo.

L’ipotesi, comunque non ancora completamente confermata in quanto bisognerà attendere le conclusioni dell’autopsia, è quindi che Porrati abbia avuto un malore per il quale avrebbe fatto un gesto brusco. O più semplicemente, l’anziano, che soffriva anche di cuore, si sarebbe accasciato e avrebbe perso conoscenza.

Una situazione anomala, per i tre cani che in quel momento erano nell’abitazione, il rottweiler e due “dogue de Bordeaux”. E che li avrebbe preso alla sprovvista.

La reazione del rottweiler, infatti, è stata quella di mordere il suo padrone, che in quel momento sarebbe stato privo di sensi, forse per cercare di “scuoterlo” e di “svegliarlo”. Ma più l’uomo non rispondeva, e più il morso diventava violento e la pressione maggiore, tanto da causare le profonde ferite trovate poi sull’anziano.

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