Metal detector contro la paura
Oggi un nuovo vertice in questura

Contromisure alla Città dei balocchi dopo l’attentato di Strasburgo - Forse tornano rivelatori di metalli e percorsi obbligati

Como

La sicurezza è il tema all’ordine del giorno di una riunione operativa convocata per questa mattina in questura, a poche ore dall’attentato di Strasburgo e in un clima di generale preoccupazione, motivata - più che dal concreto pericolo di una azione violenta - dalla quantità di presenze alla Città dei Balocchi, difficilissime da gestire.

La riunione convocata questa mattina è il seguito di un vertice del Comitato per l’ordine e la sicurezza svoltosi ieri in prefettura, sempre sul tema della gestione della folla in centro storico soprattutto nei prossimi due fine settimana.

Il questore Giuseppe De Angelis ha rimandato al pomeriggio odierno l’illustrazione delle principali contromisure ma è già possibile anticipare che si tratterà, soprattutto, di una implementazione del numero di agenti e pattuglie appiedate.

Del resto la questura ha già disposto il trasferimento dai giardini a lago del presidio fisso di agenti addestrati per il pronto intervento: sabato e domenica scorsi - questione di priorità - erano dislocati in piazza Verdi, e in piazza Verdi torneranno. Tempio Voltiano e dintorni possono aspettare. Altri provvedimenti sono quelli già intrapresi lo scorso anno. A presidio delle zone dei mercatini sono collocate fioriere, jersey e manufatti che dovrebbero in teoria impedire l’accesso di automezzi piccoli o grandi che siano, cosiccome non si esclude - almeno in occasione di eventi speciali (la festa della Befana in piazza, per esempio) - l’adozione di percorsi pedonali obbligati e sorvegliati dall’utilizzo di metal detector (un po’ come i “sensi unici” pedonali di Venezia).

Ieri pomeriggio, intanto, il sindaco di Como Mario Landriscina, l’assessore Elena Negretti e il comandante della polizia locale Donatello Ghezzo si sono incontrati per fare il punto della situazione e per fare chiarezza sulla risorse a disposizione.

Proprio alla polizia locale è stato chiesto un ulteriore sforzo a presidio del territorio oltre quello già abbondantemente profuso negli ultimi fine settimana sul fronte del controllo del traffico.

La verità, ed è questo il vero nodo sul quale si è dibattuto anche ieri, è una soltanto: e cioè che le migliaia dei visitatori dei Balocchi dovrebbero evitare di servirsi dell’auto, dovrebbero cercare di muoversi con altri mezzi - ma vaglielo a spiegare - così consentendo di liberare risorse sul fronte del controllo della sicurezza. Oltretutto non si tratta soltanto di prevenire il rischio, non si sa quanto concreto, di un attentato: nelle condizioni attuali - anche di questo si è parlato in sede di Comitato per la sicurezza - non c’è neppure la garanzia che un mezzo dei vigili del fuoco o un’ambulanza riescano a intervenire in caso di necessità lungo le strade del centro storico, o anche soltanto sull’anello del Girone. L’appuntamento è rinviato a questo pomeriggio, quando - se tutto andrà come previsto - si conosceranno le contromisure da adottare nei prossimi due, affollatissimi weekend.

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