«Mia figlia investita sulle strisce
La giustizia non ha i tempi del cuore»

Si è aperto il processo per l’investimento di Lora di due anni fa

Quasi due anni dopo l’investimento costato a una ragazza di 15 anni tre mesi di coma e danni permanenti, è finalmente iniziato il processo a Como a carico dell’investitore. Ma dopo la prima udienza - finita peraltro con un nulla di fatto e con un rinvio al prossimo mese di luglio - la mamma della giovane è uscita in lacrime dall’aula: «La giustizia non conosce i tempi del cuore e quelli di una famiglia che lotta per la riabilitazione di una ragazza che ha subito traumi gravissimi nell’incidente».

Il caso è quello del 23 aprile 2017 quando, a Lora, all’altezza dell’attraversamento pedonale all’incrocio tra via Buozzi e via Oltrecolle (attraversamento ancora oggi praticamente al buio), una ragazza di 15 anni (quest’anno ne compierà 17) viene investita da un’auto e finisce in coma.

L’investitore, ieri, ha chiesto l’ammissione alla messa alla prova. Richiesta a cui si è opposto l’avvocato di parte civile: «A oggi - ha spiegato - l’assicurazione dell’imputato ha versato solo un acconto, del tutto insufficiente a coprire le spese mediche che la madre della ragazza sta sostenendo. Inoltre nessuna proposta risarcitoria è arrivata dall’imputato stesso». Il giudice ha aggiornato a luglio il processo per valutare la richiesta dell’automobilista investitore.

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