Mozzate, rapina al centro rifugiati
Coltello alla gola per un cellulare

Arrestato un turco di 47 anni

Avrebbe puntato il coltello alla gola dell’uomo con cui aveva litigato per futili motivi, con l’intento di minacciarlo (anche di morte) e rubargli il telefono cellulare. Una azione che ha però portato all’arresto di un turco di 47 anni, che è stato ammanettato e condotto nel carcere del Bassone di Albate con l’ipotesi di reato di rapina aggravata dall’aver commesso quanto contestato brandendo un’arma da taglio.

L’intervento è stato portato a termine dai carabinieri della stazione di Mozzate, mentre il fascicolo sull’accaduto è aperto sul tavolo del pubblico ministero di turno in Procura a Como, Massimo Astori.

In cella è finito un turco che si trovava all’interno di una struttura per richiedenti asilo gestita da una cooperativa a Mozzate. Sarebbero stati proprio i gestori di quest’ultima a chiedere l’intervento dei militari dell’Arma per sedare lo scontro che si era scatenato.

Due ospiti, lui e un ragazzi del Pakistan di 27 anni, avevano iniziato a litigare. Dalle parole si sarebbe però passati ai fatti: il quarantasettenne turco avrebbe così impugnano un coltello da cucina, e l’avrebbe puntato alla gola dell’avversario: «Dammi il tuo telefono cellulare», gli avrebbe urlato in faccia minacciando anche di ucciderlo.

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