Multe non pagate da svizzeri e stranieri
Proposta di legge:«Blocchiamo le auto»

Alessio Butti (FdI): «Questione di giustizia, cambiare il codice della strada». Chiede il fermo amministrativo per chi non salda i debiti

«Se io commetto una violazione al codice della strada vengo sanzionato e pago la multa, se lo fa un’auto con targa straniera nella maggior parte dei casi viene sanzionato e non paga alcunché. Questo perché c’è un vuoto normativo che va colmato. Questione di giustizia». A dirlo è il deputato di Fratelli d’Italia Alessio Butti che ha presentato una proposta di legge per modificare il codice della strada con l’obiettivo di costringere chi ha accumulato debiti con lo Stato italiano a saldarli se ritorna sul territorio italiano, pena il fermo amministrativo del veicolo. «Se accettata - spiega il parlamentare comasco - consentirebbe al Governo di incassare milioni con beneficio per gli enti locali e per l’erario dello Stato. Oggi la norma è efficace solo nei rari casi in cui la violazione venga contestata direttamente».

La proposta di modifica, elaborata con l’avvocato erbese Claudio Ghislanzoni prevede l’aggiunta di un comma all’articolo 207 che dice, in estrema sintesi che qualora la violazione non possa essere immediatamente contestata il verbale «entro 120 giorni dall’accertamento deve essere inoltrato al proprietario del veicolo, in conformità alle convenzioni in vigore con lo Stato di immatricolazione, ed essere registrato in una banca dati consultabile da tutte le forze di polizia». E ancora «se nel termine di 60 giorni dalla comunicazione, il proprietario del veicolo non effettua il pagamento della somma dovuta a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria o non propone ricorso, viene disposto il fermo amministrativo fino a quando non sia stato adempiuto il predetto onere». La proposta comprende anche l’istituzione di una banca dati nazionale unica con le violazioni in modo tale che i mancati pagamenti possano essere visti da tutte le amministrazioni comunali e verificati immediatamente durante i controlli. Ghislanzoni chiarisce anche che i mancati pagamenti delle multe (a Como città l’evasione dei veicoli di targa svizzera è pari all’86%) «hanno effetti molto pesanti sui bilanci dei Comuni, che sono costretti a consolidare le somme di dubbia esigibilità» e che «la nostra provincia e la città di Como sono particolarmente esposti». Ma il problema riguarda tutta Italia: a Milano, ad esempio, nel 2017 su 115mila sanzioni notificate a stranieri solo 49mila sono state saldate.

Obiettivo della modifica di legge, che verrà presentata in commissione Trasporti e che dovrà poi seguire l’iter parlamentare, è quello di consentire ai Comuni di incassare il pregresso se il veicolo (e nel caso degli svizzeri è praticamente certo) dovesse tornare nel territorio italiano. Con l’applicazione del fermo amministrativo in caso di mancati pagamenti ci si aspetta che chi riceve la prima notifica saldi il debito.

Sul tema interviene anche il segretario provincia di FdI Stefano Molinari: «Attualmente è impossibile contestare le multe pregresse e se uno straniero ha ad esempio mille euro di arretrati, viene fermato per una sanzione di 60 euro pagherebbe solo quest’ultima. Ma così non va bene».

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