Niente lido e lago sporco
L’altra faccia della città

La struttura di Villa Olmo resta chiusa, ma è l’unico punto balneabile. Villa Geno è senza piscina. Nelle zone turistiche si vedono rifiuti galleggianti

Como

Da un lato le paillettes degli abiti per le feste esclusive e le trasferte su motoscafi da sogno, dall’altro una città che sul fronte turistico ha ancora molto da fare.

Notizia di questi giorni è che, molto probabilmente, la città resterà senza l’accesso all’unico punto del lago dove l’acqua è balneabile, ovvero Villa Olmo. Proprio a un passo dalle maxi feste degli ultimi giorni.

Il lido è infatti ancora chiuso a causa di un braccio di ferro amministrativo che dovrà essere dipanato dal giudice e difficilmente verrà riaperto in questa stagione anche a causa dei mancati lavori di manutenzione dello scorso inverno, quando era già esplosa la vertenza legale. E al momento non ci sono alternative all’interno della città, se non il lido di Villa Geno (che non ha però la piscina e il divieto di balneazione nel lago).

Ecco quindi che qualche comasco, ma soprattutto turisti stranieri, non esitano a fare il bagno nel lago in zone dove la balneazione è assolutamente proibita come la spiaggetta del Tempio Voltiano e quella di Villa Olmo.

salute del primo bacino non è affatto buono. I risultati sulle analisi dell’acqua resi noti da Goletta Verde di Legambiente dicono, per quanto riguarda la città, gli unici bagni sono ammessi nell’area di fronte al lido di Villa Olmo che, come detto, è inaccessibile. Altrove resta confermato il divieto assoluto.

In diversi punti della città viene poi segnalata anche sporcizia (intesa come rifiuti) presente nel lago.

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