«Noi, insultati per la mongolfiera
Ma non partiremmo mai da lì...»

Lo sfogo del titolare di un’altra società che organizza voli

Como

Dopo il danno al Tempio causato dalla mongolfiera altri appassionati di palloni aerostatici sono bersagliati dai commenti, affatto gentili, dei cittadini.

«Ma assicuro, non siamo noi – racconta ad esempio Stefano Venegoni, titolare di Arcadia fly team – la nostra mongolfiera vola in genere su Varese, al massimo lambisce alcune zone del comasco. Ma non arriva ai giardini a lago. Le nostre mongolfiere sono poi diverse da quella incriminata, una è rossa e bianca e l’altra blu scura. Ci spiace per quanto accaduto a Como e al suo Tempio. Ma non siamo noi i responsabili. Ciò nonostante ci stanno arrivando un gran numero di messaggi, sui social e non solo, assicuro poco gentili».

La mongolfiera Baloon tour lunedì mattina decollando nelle vicinanze del Tempio ha fatto crollare un pinnacolo pesante 350 chili, con un danno rilevante che il Comune deve valutare purtroppo non a breve, sperando che l’assicurazione dell’attività di volo copra le spese. Non risultano peraltro autorizzazioni e permessi rilasciati da Palazzo Cernezzi per decollare da quello spazio così delicato.

Dopo l’incidente il pallone ha volato ancora sopra Como salvo poi rimandare gli appuntamenti fissati a ottobre. Comunque anche secondo Arcadia fly team «i voli non dovrebbero partire così». «È il pilota che valuta la sicurezza – dice Venegoni – io posso dire che non sceglierei quel luogo, non mi pare agevole. Noi di norma partiamo da prati, campi, ambienti rurali lontani dalla città». La mongolfiera va dove la tira il vento, è difficilmente governabile.

Il caso della mongolfiera ha molto colpito l’opinione pubblica, ma ha anche sollevato il dibattito politico. Alessandro Rapinese infatti, capogruppo dell’omonima minoranza, ieri ha depositato due interrogazioni al consiglio comunale. La prima intende chiedere lumi sull’assenza delle autorizzazioni al decollo dai giardini a lago, per capire anche se la Baloon tour abbia mai fatto richiesta al Comune e se dopo 300 decolli qualcuno abbia mai controllato.

La seconda invece si concentra sul Tempio Voltiano. «L’amministrazione sostiene da tempo che concluse le riqualificazioni l’apertura del Tempio al pubblico è prossima – si legge nell’interrogazione – si chiede dunque quale sia il reale motivo ostativo alla riapertura e quando avverrà davvero».

Al netto, fa notare Rapinese non senza un velo polemico, dei tre mesi che secondo gli uffici sono necessari per stimare e valutare il nuovo danno causato dalla mongolfiera. Un danno solo esterno comunque, che non pregiudica per forza la fruizione del mausoleo al pubblico.

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