Nuovi giardini a lago, primo passo. Demolito il vecchio minigolf

L’intervento Da ieri e per un mese operai per spostare un tubo dell’acqua. Dal 12 giugno il cantiere per la riqualificazione che durerà un anno esatto

Da ieri mattina ai giardini a lago, nell’area occupata dal vecchio minigolf, teatro di sfide all’ultima buca per generazioni di comaschi, sono al lavoro ruspe e operai. È iniziata infatti la demolizione della struttura che rientra nelle fasi preparatorie al cantiere vero e proprio per la realizzazione dei nuovi giardini. Dalla società LeReti del gruppo Acinque hanno spiegato che è stato avviato « lo spostamento della conduttura sottostante il minigolf dei giardini lago. La tubatura è quella che trasporta nell’impianto di potabilizzazione in caverna al Baradello la risorsa sollevata al largo di viale Geno. La condotta viene trasferita di un centinaio di metri in direzione stadio». L’intervento durerà circa un mese e, dal 12 giugno, è previsto l’avvio dei lavori per la trasformazione di tutta l’area dei giardini che dureranno un anno esatto e si concluderanno, quindi, nel giugno del 2023.

Appalto da oltre 2 milioni

L’appalto è già stato aggiudicato all’impresa Letizia Raffaele con sede a Casal di Principe, in provincia di Caserta, con il consorzio Krea Srl di Acireale (Catania) per l’importo di un milione 769mila euro oltre Iva, frutto di un ribasso d’asta del 19,859%. Attualmente sono in corso le procedure burocratiche per la firma del contratto.

Come detto i lavori inizieranno il prossimo 12 giugno e , rispetto al progetto originario (che risale al 2012)erano state apportate, su richiesta della Soprintendenza, una serie di modifiche come la riduzione dell’area commerciale, denominata “battery”, ma anche realtivamente ai passaggi pedonali. L’unica cosa che non cambierà è la visuale del “cannocchiale” davanti al Tempio Voltiano: uno dei simboli della città resterà visibile esattamente come ora.

Inserite nella pavimentazione (si va dal porfido al calcestre) ci saranno delle indicazioni sui percorsi pedonali sulle distanze tra una zona e l’altra: elementi decorativi, ma anche di utilità pratica. Proprio nella zona del vecchio minigolf (che, dopo lo spostamento della tubazione, sarà integralmente demolito) verrà creata l’area commerciale da circa 2mila mq con spazi per due chioschi bar, bagni automatici, una piccola biblioteca e uno spazio espositivo. Nel progetto è espressamente prevista la «ricollocazione dei vari reperti sparsi nel giardino (incluso l’elemento scultoreo presente nel Fontanone) nell’area posta tra il viale Marconi e l’asse della Battery creando così un Museo all’aperto».

Resta la locomotiva

Proprio quello che resta della fontana verrà abbattuto (c’era stata anche una petizione per salvarla, ma la Soprintendenza aveva imposto all’amministrazione comunale di mantenere soltanto il “mascherone” centrale che verrà ricollocato nell’area espositiva al coperto). Al suo posto è previsto un percorso circolare ad anello che include la storica locomotiva (che verrà sostanzialmente mantenuta al suo posto) e l’albero dedicato a Falcone (anche quello non verrà spostato). Vista la differenza di altezze con il resto dell’area nel verde verranno ricavati tre gradoni.

Il progetto, realizzato dallo studio Artuso, prevede nella zona degli spazi commerciali, paralleli a viale Vittorio Veneto, fontane con giochi d’acqua che avranno anche una speciale illuminazione notturna con una grande vasca d’acqua.

Nel progetto esecutivo non erano stati inseriti i giochi, fatto salvo il restauro di quelli storici firmati da Ico Parisi e sarà il Comune a questo punto a dover prevedere una serie di giochi per i bambini delle diverse età. Spariranno anche la giostrina, il trenino e la zona con i materassi elastici.

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