Paratie a lago, la protesta dei Verdi
In piazza per dire no al nuovo progetto

Flashmob ambientalista lungo le strade del centro storico cittadino. La portavoce Elisabetta Patelli: «A trarne benefici sarà soltanto il Consorzio dell’Adda»

Inutile, dannoso e costosissimo. I Verdi Lariani sono contrari al nuovo cantiere delle paratie e chiamano a raccolta i cittadini comaschi, chiedendo una nuova mobilitazione come ai tempi del muro sul lago.

«Il progetto - spiega Elisabetta Patelli, portavoce degli ambientalisti lariani - nuoce al Comune per deturpazione ambientale, costi di esecuzione, esercizio e ammortamento. Giova, essenzialmente, al Consorzio dell’Adda sotto alcuni punti di vista: annullamento di responsabilità per esondazione, maggiori volumi di acqua da destinare all’irrigazione e produzione di energia elettrica». Ieri, i Verdi hanno organizzato un flashmob per le vie del centro conclusosi in piazza Cavour.

«Dall’inizio del cantiere, il lago è uscito dalla sua sede naturale solo due volte e il consorzio è in grado di prevedere innalzamenti del livello con circa dieci giorni di anticipo». Secondo Patelli, serve una gestione integrata delle acque: «Questo progetto è una tragedia - conclude - prevede una spianata di cemento con una sopraelevazione fino a 90 centimetri. Per vedere il lago dovremo salire su una passerella. È un crimine urbanistico e paesaggistico: il bello del lago è vederlo, così s’infrange il rapporto di simbiosi fra i comaschi e il Lario. E una volta realizzata l’opera non si potrà più tornare indietro».

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