Paratie, altra grana
Il Comune ha perso
la causa contro i progettisti

Il Comune chiedeva 5 milioni e mezzo. Ma il giudice ha respinto la domanda risarcitoria. I documenti dell’amministrazione depositati in ritardo

Il Comune perde - ancora - la battaglia legale contro i progettisti originari delle paratie. Il Tribunale di Como ha respinto la richiesta risarcitoria (5 milioni e mezzo di euro) presentata contro Carlo Terragni, Renato Conti e Ugo Majone, ovvero gli autori del progetto paratie approvato alla fine degli anni Novanta, poi radicalmente modificato da Sacaim dopo l’asta vinta quando la giunta era guidata da Stefano Bruni.

Pochi i particolari sulla sentenza, ma il giudice chiamato a pronunciarsi sulla presunta responsabilità civile dei progettisti originari nei guai causati dal cantiere infinito per la difesa della piazza dalle esondazioni del lago, non ha accolto le richieste dell’ufficio legale di Palazzo Cernezzi. Tradotto: i soldi pubblici gettati via per un cantiere fermo da cinque anni e per dei lavori realizzati soltanto in parte, non sono colpa di chi ha firmato il progetto originario per quella che si annunciava come una delle opere più importanti e prestigiose della città.

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