Paratie, c’è il bando della Regione
Altri 16 milioni e lavori fino al 2022

La Regione annuncia il nuovo progetto: la gara sarà pubblicata a breve. La promessa dell’assessore: «Manterremo gli impegni per restituire il lungolago a Como»

L’opera più attesa e controversa, il cantiere che di fatto blocca la città dall’8 gennaio 2008 e che sulla carta avrebbe dovuto togliere il disturbo in 1085 giorni, meno di tre anni, per essere pronto prima di Natale 2010; dici paratie ma undici anni dopo vedi ancora il lungolago sottosopra e il problema dell’acqua alta senza una soluzione. Nel frattempo si sono già spesi 16,4 milioni di euro e dirigenti e amministratori della città sono finiti sotto processo.

Non è a cuor leggero che si può parlare di paratie, a Como. Eppure, in qualche modo si dovrà pur voltare pagina e ricominciare per portare a termine quell’opera e restituire il lungolago a Como e ai comaschi.

È con questo spirito che la Regione ha avocato a sé il cantiere e ora annuncia la ripresa dei lavori. Lo fa l’assessore agli Enti locali Massimo Sertori, Lega, che ieri ha comunicato che il nuovo progetto ha ottenuto il via libera ed è stato inviato per la pubblicazione del relativo bando di gara ad evidenza europea. «Il progetto esecutivo delle paratie di Como è stato verificato in forma conclusiva lo scorso 29 giugno dalla società di Validazione incaricata e validato dal Responsabile unico di progetto di Infrastrutture Lombarde ed oggi è partita, alle ore 14.39, la richiesta di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Unione Europea, poi sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, quindi sulla piattaforma Sintel e successivamente sui quotidiani» scrive l’assessore in una nota.

Il costo complessivo preventivato dalla Regione per questa che si spera sia l’ultima e definitiva tranche di lavori è di a 16milioni e 176mila euro. Soldi che vanno aggiunti ai 16,4 milioni già spesi. In totale dunque si supereranno i 32,5 milioni di euro: poco al di sotto dei 32,9 che erano stati stimati dal progetto licenziato dalla giunta guidata dall’ex sindaco Mario Lucini.

«Stiamo lavorando sodo - assxira l’assessore - per mantenere gli impegni assunti e restituire ai comaschi e ai turisti una passeggiata più bella e fruibile. Si tratta di un’opera fondamentale per i comaschi perché oltre all’aspetto estetico, il progetto risolverà il problema delle esondazioni del lago nella città di Como e delle reti di drenaggio urbano in condizioni meteo critiche e di lago alto». L’importo a base d’asta con la quale l’opera verrà bandita è di 13 milioni di euro. Proprio il progetto Lucini è servito come piattaforma per il nuovo progetto.

Ma, avverte Sertori, è stato totalmente revisionato: «L’attività di verifica ha evidenziato diverse carenze a livello impiantistico del progetto originariamente definito dal Comune, utilizzato come base di lavoro per il nuovo progetto. Ciò ha comportato la necessità di una rivisitazione totale del progetto degli impianti, con alcuni aggiustamenti tecnici che hanno comportato un leggero incremento dei costi che si è andato ad aggiungere a quelli dovuti alla riprogettazione della parte strutturale della vasca “A” e all’adeguamento sismico della vasca “B” già realizzata, oltre agli accorgimenti cantieristici e logistici studiati per garantire l’impatto meno invasivo possibile del cantiere rispetto alla vivibilità e fruibilità dell’area del lungolago durante le fasi di cantiere».

I tempi di esecuzione sono quelli noti: «Nei primi 21 mesi (fase 1) verrà realizzata la nuova vasca A e la cabina elettrica, mentre nei 10 mesi successivi (fase) è previsto l’adeguamento sismico della vasca B già esistente. E sarà ridotto al minimo l’impatto del cantiere del lungolago - promette l’assessore - durante il quale il flusso viabilistico resterà immutato, mentre quello pedonale sarà messo in assoluta sicurezza e non verrà ridotta l’attività della navigazione. Il termine dei lavori è stimato nell’aprile 2022».

© RIPRODUZIONE RISERVATA