Paratie, il Governo perde la pazienza
E convoca Comune e Regione a Roma

Ieri vertice tra Italia Sicura e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio

De Vincenti, il braccio destro di Renzi, chiama a Palazzo Chigi Lucini e Maroni

Il Governo è stanco dei continui litigi tra Regione Lombardia e Comune di Como sul tema del lungolago. La pazienza è esaurita e a Palazzo Chigi sono decisi a non consentire ulteriori perdite di tempo. Per questo il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti ieri ha deciso, dopo aver incontrato il direttore di Italia Sicura (la struttura governativa che si occupa di dissesto idrogeologico e cantieri fermi) Mauro Grassi, di convocare a Roma il governatore Roberto Maroni e il sindaco Mario Lucini.Le lettere ufficiali, come hanno fatto sapere da Palazzo Chigi, saranno inviate questa mattina, ma l’intenzione del sottosegretario è quella di arrivare a definire un percorso chiaro e con tempi definiti per la risoluzione del problema del lungolago. Questo vuol dire che Maroni e Lucini saranno chiamati attorno al tavolo per decidere, una volta per tutte, come uscire dalle sabbie mobili in cui è piombato il cantiere delle paratie. All’incontro di ieri mattina Grassi non ha potuto far altro che spiegare al sottosegretario che la situazione a Como è ancora «incagliata» nonostante i due tentativi precedenti di dialogo scattati nei mesi scorsi, dopo la consegna a Roma delle 60mila cartoline firmate dai comaschi per la campagna de La Provincia “rivogliamo il nostro lago”. Era stato proprio De Vincenti, il 21 giugno scorso, ad incontrare una delegazione del nostro giornale promettendo il suo interessamento per risolvere la questione e garantendo che avrebbe seguito personalmente la pratica.

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