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Paratie, incontro a Roma
La soluzione definitiva il 7 luglio

Il sindaco Lucini, con i tecnici comunali e quelli regionali ha incontrato gli esperti di Italia Sicura, struttura che fa capo direttamente alla presidenza del Consiglio

Attorno al tavolo, a Roma, i tecnici di Comune (con il sindaco Mario Lucini), quelli di Regione Lombardia e i vertici di Italia Sicura, la struttura che fa capo alla Presidenza del Consiglio con il compito di sbloccare i lavori. Da quanto trapela si è trattato di «un incontro positivo» ma non risolutivo, visto che e «ci si è aggiornati ad una nuova riunione che si terrà a Milano il 7 luglio». I tecnici riuniti a Palazzo Chigi hanno analizzato una serie di possibili scenari: dalla prosecuzione del contratto alla nuova gara d’appalto e ciascun Ente farà approfondimenti nelle prossime settimane. Il 7 luglio verrà precisa la decisione finale su come sbloccare la situazione e verranno indicati anche i tempi.

Il Comune, sindaco in testa, ha insistito ancora una volta sulla variante progettuale, voluta dallo stesso primo cittadino, smontata pezzo dopo pezzo dall’Anticorruzione nello scorso mese di gennaio. «Illegittima» l’aveva definita il presidente di Anac Raffaele Cantone nella delibera nella quale contestava una serie di violazioni del codice degli appalti.

Ma, da quanto trapela, la linea del Comune di proseguire sulla strada delle varianti sembra essere definitivamente sbarrata, a meno di colpi di scena nelle prossime due settimane. Molto probabilmente si dovrà procedere con una nuova soluzione progettuale e un nuovo appalto. E mentre verrà rivisto il progetto, a quel punto sarà proprio il Comune a dover avviare le procedure per la rescissione del contratto con Sacaim anche per evitare che il fermo cantiere - milionario - determini ulteriori costi a carico dell’amministrazione. Lo stesso numero uno di Italia Sicura aveva indicato in sei mesi la tempistica per poter riappaltare i lavori.

«È stato un incontro su tutte le possibilità e le varie alternative che avevamo di fronte- spiega Grassi - Sono stati individuati 7 o 8 punti da approfondire e, quindi, il 7 luglio ci rivediamo e portiamo gli approfondimenti su questi aspetti e valuteremo l’alternativa migliore». Grassi non si sbilancia: «Le alternative? Sono quelle che voi sapete - chiarisce - Le variante, andare avanti con il contratto, rescindere il contratto, fare un nuovo bando, valutare i lavori necessari. Ci sono tantissimi punti da approfondire, lo faremo, per poi trovare la soluzione migliore. Abbiamo lasciato una settimana di tempo a tutti: agli organi politici per discutere gli indirizzi e ai tecnici per valutare le fattibilità tecniche. Il 7 saremo in grado di definire una soluzione ottimale con i tempi per poterla attuare. Di fronte ai cittadini daremo tutti i tempi, funzione per funzione, quando partiranno i lavori, quando si concluderanno e così via».

Non è ancora stato definito chi gestirà in prima persona il cantiere, ma la decisione dipenderà quasi certamente dalla soluzione che verrà scelta. Quello che è certo è che ci sarà la supervisione di Italia Sicura. «Noi ci siamo per dare una mano» chiude il direttore.

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