Parcheggi, una miniera d’oro per Csu
Incasso di 6,2 milioni. In 12 mesi più 17%

I dati Il confronto con il 2021. E la società del Comune ha superato i numeri pre Covid del 2019. Dai posti blu 4,8 milioni e il resto dagli autosili. Il presidente: «Quest’anno nuove aree di sosta»

Poco meno di 6,2 milioni di incasso dalla gestione della sosta tornando quindi a livelli pre-Covid e con un incremento, rispetto al 2021, pari al 17%. È questo il dato relativo al 2022 degli introiti derivati dai parcheggi a pagamento che finiscono nelle casse di Como Servizi Urbani, società interamente partecipata dal Comune di Como. Una miniera d’oro insomma che vede dai posti blu un gettito pari a 4 milioni 790mila euro e dagli autosili 1,4 milioni.

I motivi dell’aumento

«Nel 2022 l’attività di sosta e parcheggi - spiega il presidente di Csu Edoardo Helzel .- ha avuto un ottimo risultato recuperando i dati pre pandemia. L’attività turistica e il grande successo di Como hanno sicuramente contribuito. Questa attività anche per il 2023 dovrebbe mantenere ottimi risultati e magari incrementarsi con l’apertura di nuove aree di sosta».

A proposito di nuovi parcheggi il Comune potrebbe affidare proprio alla sua società in house la realizzazione di un parcheggi in tangenziale, sull’area ex Stecav.

Proprio in quella zona di fianco al comando della Polizia locale il sindaco Alessandro Rapinese aveva fatto un sopralluogo poco dopo la sua elezione e ora, come ha chiarito in consiglio comunale durante la discussione sul bilancio, il Comune è in attesa del via libera della Soprintendenza alla demolizione degli shed. L’amministrazione comunale punta a ricavare tra i 350 e i 400 posti auto. Lo stesso assessore alla Mobilità Enrico Colombo aveva parlato proprio del possibile ruolo di Csu in consiglio comunale che «a febbraio scadono i termini per la Soprintendenza e poi avvieremo l’iter con la nostra società in house per la progettazione e la realizzazione del parcheggio». C’è infatti un progetto della società partecipata che risale al 2016, ma non è utilizzabile prima di una profonda revisione, soprattutto per i costi visto che sembra chiaro che l’ingresso sarà dalla tangenziale e l’uscita su via Regina sfruttando quindi il dislivello naturale che, di fatto, corrisponde all’altezza di un piano.

A pesare sui numeri degli incassi di Csu resta l’autosilo Valmulini che, come ammette lo stesso Helzel «resta l’unico impianto a non registrare il massimo della capienza vista la sua collocazione». Tutti i tentatiti portati avanti finora per incrementarne l’utilizzo non hanno dato alcun risultato significativo.

Il periodo più difficile

Nei due anni di pandemia i dati degli incassi della società hanno registrato inevitabilmente una flessione: nel 2020 erano arrivati poco più di 900mila euro dagli autosili e 3,2 milioni dalle aree di sosta per un totale di quasi 4,2 milioni. L’anno scorso più di 5,2 milioni di euro complessivi di cui 4 dai parcheggi blu e 1,2 dagli autosili.

Andando ancora indietro si arriva al 2019, quello “normale” con 6 milioni 158mila euro l’incasso dalla gestione della sosta: 4,7 dai parcheggi e un milione 457mila dagli autosili. E sono proprio questi ultimi a registrare oggi, rispetto ad allora, il segno meno anche se di circa 50mila euro a fronte di un incremento dei posti blu.

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