Passa la Gran fondo di Lombardia
Nervi tesi, i ciclisti insultano la polizia

Nel mirino di molti partecipanti gli agenti della polizia locale disposti a presidio di strade e incroci, “colpevoli” di avere applicato gli accordi che prevedevano la riapertura delle strade dopo il passaggio del “fine gara”. Strombazzate e male parole anche da parte di automobilisti bloccati in coda

È stato tutt’altro che indolore, questa mattina, il passaggio della Gran fondo, la gara ciclista per amatori che tradizionalmente si corre il giorno dopo il Lombardia. Millecinquecento partecipanti circa, la partenza dal centro città alle 7.30 di questa mattina - domenica 14 ottobre - un passaggio tra le 10 e le 11 dalle parti di viale Lecco e via Grossi per una faticosa risalita verso il traguardo di Civiglio: le maggiori difficoltà la polizia locale, schierata in forze per “proteggere il passaggio dei ciclisti, le ha incontrate dopo le 11, quando diversi partecipanti, giunti in ritardo rispetto al “gruppone” di testa - circa 150 ciclisti transitati tra le 10 e le 10.40 - si sono rivolti con qualche epiteto di troppo nei confronti degli agenti, “colpevoli” di avere riaperto la strada come da protocollo. Del resto questo prevede, e non da quest’anno, l’accordo con gli organizzatori. La polizia locale garantisce la chiusura delle strade del centro e quindi la “protezione” dei partecipanti fino al passaggio del mezzo che indica il cosiddetto “fine gara”, che questa mattina è transitato attorno alle 10.45. A quel punto le strade, a prescindere dal fatto che i partecipanti siano passati tutti o meno, vengono riaperte, e i ritardatari sono tenuti al rispetto delle norme del Cds. Risulta che questa mattina i vigili urbani del capoluogo abbiano mantenuto le strade chiuse per circa una ventina di minuti oltre il passaggio del “fine gara”, quindi ben più di quanto previsto dagli accordi, e che soltanto verso le 11 abbiano riaperto alla viabilità. È stato allora che “decine di partecipanti”, che benchè in ritardo sui primi piombavano in città a velocità molto elevata, si sono scagliati con insulti e improperi all’indirizzo degli agenti, fermi ancora a presidio degli incroci. Come sempre non è mancato qualche insulto anche da parte di automobilisti poco tolleranti, costretti ad attendere in coda tra le vie Dante, Lecco e Grossi. Se non altro la situazione è rientrata nella piena normalità attorno a mezzogiorno.

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