Pedemontana ammette: «Sulla tangenziale calo significativo delle auto»

Il numero uno della società Sarmi parla del crollo dei passaggi dall’introduzione dei pedaggi. E il presidente della Regione attacca il boicottaggio: «Sindrome Tafazzi, è una stronzata»

Società Pedemontana ammette che, dall’introduzione del pedaggio domenica sera, il traffico è drasticamente diminuito sulla tangenziale di Como a differenza di altri tratti, primo fra tutti quello tra Lomazzo e il collegamento con la A8 verso Malpensa.

Il presidente di Pedemontana Massimo Sarmi non si nasconde, ma invita ad aspettare un mese per poter fare un’analisi compiuta della situazione: «Vedo che dal primo giorno, seppure con una progressione non altissima - spiega - che il flusso sta aumentando». Parla di «fatto emozionale» e dice che «per poter valutare come si bilanciano i vantaggi rispetto al costo direi che dobbiamo aspettare almeno un mese, fino a dicembre». Ma ammette che «dall’introduzione del pedaggio si è registrato un calo significativo sulla tangenziale di Como». I dati? Per ora bocca cucita. «Non credo sia utile anticipare queste informazioni per tanti motivi, sia per gli utilizzatori, sia per il sistema finanziario con i potenziali investitori. Dare delle indicazioni adesso non gioverebbe a nessuno».

E sul boicottaggio messo in atto dai comaschi e anche da esponenti politici di spicco come il sindaco del capoluogo Mario Lucini e il presidente della Provincia Maria Rita Livio, il governatore della Lombardia Roberto Formigoni usa parole di fuoco. «Sindrome Tafazzi si chiama». E ancora: «C’è chi è contro tutto, i no global, i no tav. Bisogna stare attenti perché poi ci si fa del male.Io sono per risolvere i problemi, andando a Roma, picchiando i pugni sul tavolo e facendosi sentire e non facendo queste stronzate. Tecnicamente così si chiama l’invito al boicottaggio che non funzionerà ed è un danno per tutti, per noi in primo luogo».

Poi il numero uno regionale aggiunge: «La strada non è vuota, non sarà vuota. La tariffazione è stata decisa nel 2007 dall’allora governo (guidato da Prodi, ndr). Io non posso modificare una deliberazione del Cipe perché semplicemente la legge me lo impedisce. Detto questo siamo intervenuti, fino al 31 ottobre è stata gratuita, a novembre non si paga, a dicembre e gennaio il 50% e poi ho chiesto l’impegno che i frequent drivers, quelli che passano per più di 7-8 volte al mese, continuino ad avere lo sconto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA