Ponte Chiasso, residenti esasperati
«Quanti danni il turismo alcolico»

Torna in consiglio comunale il nodo dei pendolari dell’alcol. Nei fine settimana la vita nel quartiere «è impossibile»

Stop al turismo alcolico a Ponte Chiasso: i residenti si sentono abbandonati e così l’argomento approda nel prossimo consiglio comunale di lunedì.

La questione è nota: di venerdì e di sabato sera tanti giovani ticinesi attraversano la frontiera in cerca di sballo, non tanto per la “movida” comasca quanto per il prezzo, visto che da noi un cocktail costa 5 euro, a Lugano 15 franchi.

I frontalieri della notte, spesso minorenni, disturbano soprattutto a Ponte Chiasso, e in piazza XXVII Maggio in particolare. «Ho presentato una mozione sull’argomento - spiega il consigliere Alessandro Rapinese - proprio perché le serate pazze degli svizzeri a caccia di alcol italiano sono da tempo fuori controllo. E invece è proprio il controllo che serve. Pattuglie, blocchi, vigilanza... Chi vive a Ponte Chiasso è davvero stanco». Lo scorso anno si sono verificati episodi al limite della decenza, i carabinieri sono intervenuti più volte. Birra a buon mercato, gioventù per strada: non sarà la solita avversione dei comaschi alla vita notturna? «Tutti i clienti del negozio di mio figlio, proprio a Ponte Chiasso, si lamentano ogni settimana - testimonia per esempio Adriano Giudici, presidente della famiglia comasca -. Vetri per terra, urina sui muri, risse».

Vittorio Mottola, già consigliere comunale e presidente della circoscrizione, da tempo parla di “degrado” per descrivere la situazione. «Siamo abbandonati da anni - aggiunge una residente, Mariarita Berti, responsabile della rete di controllo del vicinato -. Non è uno scherzo, questo pezzo di Como la sera ogni fine settimana è in balia di questi ragazzi. Sono giovani, spesso giovanissimi, anche minorenni, basta un diciottenne per portare fuori dai negozi intere cassette di vino, superalcolici, tutti prodotti che per i ticinesi hanno prezzi parecchio vantaggiosi. E poi il gioco è fatto: si ubriacano, fanno i bisogni ovunque, sporcano, rompono e la domenica dobbiamo fare i conti con pessime sorprese e atti vandalici».

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