Pornografia minorile, tremila foto nel pc
Arrestato operaio di 53 anni di Appiano

L’operazione Una segnalazione partita dagli Stati Uniti ha condotto gli inquirenti nel Comasco. Accusato di aver scaricato dal web immagini e video

Dagli Stati Uniti d’America ad Appiano Gentile, sulla rotta che da alcune associazioni a stelle e strisce che combattono la pedopornografia porta all’Fbi, poi alla postale di Roma, infine alla procura distrettuale di Milano e per ultimo alla polizia postale comasca. È il tragitto fatto da una inchiesta shock che ha portato in carcere, la scorsa settimana, un uomo di 53 anni. Nel suo computer e nelle apparecchiature elettroniche a lui riconducibili, la polizia postale lariana ha ritrovato non meno di 3 mila file video e in immagini, con riprodotti bambini costretti a subire atti sessuali.

Documentazione - da quanto è stato possibile apprendere - non autoprodotta dall’arrestato, bensì scaricata dal web senza nemmeno porsi troppi scrupoli in merito all’Ip utilizzato che ha permesso con facilità, agli inquirenti, di risalire fino all’abitazione del cinquantatrenne. Quest’ultimo è già stato interrogato dal giudice delle indagini preliminari che ne ha disposto la permanenza in carcere.

Ovviamente, siamo ancora nella fase di indagine, con un primo vaglio dato dal giudice in seguito all’arresto. Il materiale recuperato è stato posto sotto sequestro. L’uomo arrestato è un operaio di Appiano Gentile, non dunque con una attività di lavoro a stretto contatto con minori. Si trova in carcere ed ora toccherà alla procura distrettuale di Milano – competente per questa tipologia di reati – valutare se effettuare o meno consulenze sull’uomo finito in cella, anche per valutare eventuali fronti patologici di fronte ad ipotesi di reato che sono davvero difficili da comprendere.

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