Porro: «Il Como
mi ha lasciato solo»
Ma c’è chi lo difende

L’ex presidente scrive una lettera aperta. La solidarietà dei tifosi vip. Polti: «Ottimo imprenditore». Lo scrittore Vitali: «Mi fa piacere che si sia tolto dai guai»

«Mi lascio alle spalle la peggiore e più traumatica esperienza della mia vita»: inizia così la lettera aperta che Pietro Porro, ex presidente del Calcio Como ha fatto pubblicare su La Provincia di oggi, acquistando una intera pagina di pubblicità.

Il giorno dopo essere tornato in libertà, Porro sceglie il nostro giornale per ripresentarsi ai comaschi, dopo sei lunghi mesi trascorsi ai domiciliari. «Non fa parte del mio carattere lamentarmi - scrive - ma una giusta analisi penso sia corretto farla perché nonostante il progetto fosse chiaro a tutti sin dall'inizio, sono stato abbandonato, non da tutti, ma dalla maggior parte dei soci, sia subito dopo aver acquistato il Calcio Como, sia durante la gestione e soprattutto alla fine».

E ancora: «Ho voluto il bene del Calcio Como più di qualsiasi altra persona, con i fatti e non con le parole, contro ogni logica, soprattutto contro tutti gli interessi personali».

Uno sfogo dal quale traspare tutto il suo rammarico per una vicenda per la quale, conclude, «sto pagando enormi e disastrose conseguenze». Ma Como, la città e i suoi tifosi, sono pronti a riaccogliere l’ex presidente.

«Io ci sono passato dalla gestione di una squadra, e capisco il momento che sta vivendo l’amico Pietro Porro»: il commento più affettuoso che saluta la libertà riottenuta dell'ex presidente del Calcio Como, giunge da Franco Polti, imprenditore, ex patron della Pallacanestro Cantù.

«Non voglio entrare nel merito della vicenda giudiziaria, che non conosco» premette. «Io dovevo far parte della cordata che ha rilevato il Como, ma poi ne sono uscito, seguendo le vicende della società solo dal punto di vista sportivo. Se si è arrivati a questo punto, vuol dire che è stato fatto qualcosa di non corretto. Ora però è il momento di porvi rimedio, e questo fa piacere. Come mi fa piacere vedere che Porro ha riacquistato la libertà. È un ottimo imprenditore, gestisce con grande maestria le sue aziende. Gli auguro un cammino florido. Nello sport purtroppo è diverso. Basta un attimo per passare dalle stelle alle stalle. Se la squadra vince, ti mettono su un piedistallo. Quando ci sono problemi, si scaricano tutti sul presidente».

«Sono contento che Porro abbia superato questo momento di difficoltà» dice da Bellano lo scrittore Andrea Vitali, tifoso eccellente dei lariani.

«È stato un fatto spiacevole, ancora di più se pensiamo che è legato a cose per me belle come sono il calcio e il Como. Ora che vedo l’uomo che è stato il presidente della mia squadra lasciarsi alle spalle un periodo sgradevole, non posso che provare solidarietà ed empatia per lui».

Da buon tifoso, Vitali non si trattiene dall'auspicare un ripescaggio della squadra: «Spero davvero che ci recuperino, non riesco ad abituarmi alle partite con squadre come l’Arconatese o l’Olginatese, detto con tutto il rispetto. Non vedo l’ora di tornare al confronto con l’Entella o il Novara».

Chi non vuole rilasciare dichiarazioni per il momento è Fabio Bruni, ex dirigente del Calcio Como,pure lui come Porro sotto inchiesta per bancarotta fraudolenta.

«Preferisco non dire niente su questa vicenda» risponde al telefono dalla Svizzera, dove vive.

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