«Portavo le pizze: rapinata e molestata»

Una donna di 33 anni racconta quello che le è accaduto dopo le 22, la settimana scorsa, in via Oltrecolle . «Erano in due con il casco, mi hanno palpeggiata e poi mi hanno portato via i soldi. Sono scappati su uno scooter»

«Mi sono sentita prendere un braccio dietro la schiena e puntare la lama di un coltello alla gola, mentre davanti a me è sbucato un ragazzo che mi ha ordinato di tirare fuori i soldi. Mi ha frugato dentro al grembiule e con la mano è sceso in basso verso le parti intime, pronunciando due parole che mi hanno raggelata. Ha detto “quasi quasi...”. Per fortuna l’altro, che mi teneva immobilizzata, lo ha invitato a smetterla, a prendere i soldi e a scappare subito. Sarà durato un minuto, ma è stato l’attimo più tremendo della mia vita».

Alessia è una donna di 33 anni e di lavoro fa le consegne a domicilio per una pizzeria di Albate. Sono passate da poco le 22 venerdì 9 agosto, quando riceve una chiamata da una conoscente di via Oltrecolle. Il tempo di far cuocere le pizze e Alessia parte in auto per la consegna.

«Ho dovuto lasciare la macchina fuori dal condominio, perché c’è la sbarra. Ma ero tranquilla, conosco il posto e la cliente, ero già venuta qui altre volte e mi ero portata il resto di 50 euro. Ma quando sono tornata all'auto dopo la consegna, ecco che mi sento torcere un braccio dietro la schiena. Mi urlano tira fuori i soldi». Erano in due, con il casco in testa. «Non saprei dire altro del loro aspetto, mi sembravano giovani, forse sono tossici della zona. Mi hanno impressionato gli occhi grigi, freddissimi, di quello davanti a me, che mi ha palpeggiato. Passato l’istante, sono risalita in auto e mi sono fumata due sigarette nel giro di un minuto, Poi sono tornata alla pizzeria». Era sconvolta. Ad accolglierla il titolare, che voleva chiudere per rintracciare i due rapinatori. «Al momento ho avuto una reazione di impulso - ricorda - Ma poi abbiamo riflettuto che era meglio non andarsi a cercare altri guai».

I due giovani sono fuggiti in sella ad uno scooter nero, «sarà stato un cinquantino, aveva la targa piccola, non sono stato in grado di leggerla». È la prima volta che Alessia subisce una rapina e una così pesante molestia a sfondo sessuale. Adesso, limiterà alle 21 l’orario delle consegne. «Quasi tutte le sere porto le pizze al campo sportivo Gigi Meroni, dopo gli allenamenti dei ragazzi e non mi è mai successo nulla, ma ora devo prestare più attenzione».

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