Primavere: «Digitale e reale
Un mondo solo e un’unica lingua»

E-Commerce: Federico Marchetti incanta il Sociale«Serve un’imprenditoria che crei valore e lo condivida»

Tanti protagonisti d’eccezione, per l’appuntamento di ieri sera al Teatro Sociale di Como con Le Primavere, la rassegna di incontri per il pubblico promossa da La Provincia e dedicata quest’anno alla quarta rivoluzione, al mondo digitale e all’intelligenza artificiale.

Lo storico velario

Il primo è stato lo storico velario, che veniva posto dinanzi al sipario e che venne realizzato per il teatro nel 1813 da Alessandro Sanquirico, architetto, scenografo della Scala. Ad illustrarne le caratteristiche, Pietro Berra, giornalista e curatore del progetto delle Passeggiate creative che sabato saranno dedicate a Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane, padri culturali di Como. Il legame? Nel velario è raffigurata la morte di Plinio il Vecchio, avvenuta nel 79 d.C. durante l’eruzione del Vesuvio. Tocca poi a una scena dell’ultimo film “Call me by your name” (Chiamami col tuo nome), del regista siciliano Luca Guadagnino, guadagnarsi il palcoscenico. Un premio Oscar appena vinto (migliore sceneggiatura non originale a James Ivory), la pellicola è stata scelta da Federico Marchetti, l’amministratore delegato di Yoox Net-A-Porter Group, il leader globale nell’e-commerce di moda e lusso, relatore della serata “Il fashion era esclusivo, Internet per tutti. Qualcuno doveva pur collegarli”.

La serata entra quindi nel vivo dei temi affrontati dalla rassegna e Puliafito parte con la domanda: «Il digitale è reale? Sono mondi opposti o è vero che Internet è quel che lo facciamo diventare?».

«Digitale e reale - risponde Marchetti - erano due mondi opposti quando ho cominciato, ora è tutto digitale-reale». Marchetti cita quindi Leonardo da Vinci, indiscusso genio italiano, che nel Codice Atlantico fu il primo «ad immaginare per il futuro una lingua unica, semplice, come Internet». E legato al mondo di Internet è il tema della formazione digitale dei giovani, su cui Ynap ha investito molto. E poi la sostenibilità, l’importanza di un’imprenditoria che crei valore, «valore nel lungo termine condividendo il valore creato, le conoscenze, superando gli stereotipi e facendo la differenza».

Marchetti cita poi sua figlia e ricorda come lui, figlio di due dipendenti, babbo in Fiat e mamma alla Sip, «mi sono inventato io quello che ho fatto, mi hanno lasciato sempre libero. Con mia figlia cerco di tenerla lontana dal telefonino le ho detto che glielo darò a 18 anni ma credo dovremo contrattare».

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Eco di Bergamo Le Primavere di Como