Primo giorno di scuola
Sui banchi solo i “millennials”

Novecento addio: tra gli studenti di nuovo sui banchi soltanto ragazzi nati dal Duemila in avanti

Il Novecento fa i bagagli e per la prima volta (se non si contano i ripetenti), fra i banchi di scuola non siederanno più comaschi nati nel secolo scorso, ma solo dal Duemila in avanti. Per tutti loro, oggi comincia l’anno scolastico. In realtà, per l’infanzia, le strutture sono aperte già da una settimana, con i genitori e i dirigenti alle prese con le giravolte e gli incagli legislativi legati al discorso vaccini.

Comunque, saranno decine di migliaia in provincia a rientrare nei propri istituti. Il saluto inaugurale del provveditore di Como Roberto Proietto è atteso alle undici al Jean Monnet e prima a Rovellasca.

In generale, l’anno comincia con la nuova maturità, la prima senza la “terza prova”, il quizzone multidisciplinare che fin dalla sua entrata in vigore nel 1998 è stato l’incubo di milioni di studenti. Partiranno diversi corsi di studi nuovi come, per esempio, i licei quadriennali, una sperimentazione autorizzata dal Ministero per Setificio, Paolo Giovio, Gallio, Casnati e Cometa.

In conclusione, quindi, auguri di buon inizio. Con un pensiero di consolazione per chi avesse subito nostalgia delle ferie: come sempre, insieme alla prima, suonerà anche l’ultima campanella, precisamente l’8 giugno 2019.

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