Province, firmata un’intesa tra Como, Monza e Lecco

L’accordo riguarda l’esercizio associativo di cinque servizi

Mentre si discute sul futuro della provincia di Como, se è meglio un matrimonio con Varese o Lecco, o Monza, l’amministrazione provinciale ha anticipato i tempi e ha siglato con Monza e Lecco un”accordo strategico per l’esercizio delle funzioni di area vasta”. L’accordo è stato firmato dai tre presidenti delle province. Come si legge in un comunicato «L’obiettivo dell’intesa è “promuovere l’esercizio, in forma collaborativa e stabile delle funzioni di area vasta”, da individuare attraverso specifiche convenzioni operative che riguardano l’erogazione di servizi associati rivolti a cittadini ed imprese».

L’intesa avvia l’esercizio associato dei servizi relativi a 5 ambiti di intervento pilota: l’erogazione di offerta formativa obbligatoria per il personale degli Enti Locali anche riferita all’avvio della stazione appaltante di area vasta; la gestione associata di consulenza legale e la costituzione di Uffici Unici di Avvocatura; la gestione associata di servizi di assistenza tecnico-amministrativa e consulenza giuridica in tema di amministrazione del personale, gestione finanziaria e controlli interni; la gestione associata di azioni di marketing territoriale per la ricerca di finanziamenti europei su fondi comunitari; la gestione associata di funzioni e servizi propri per esigenze di ottimizzazione delle risorse di dotazione organica.

«Si tratta di passo indispensabile per qualificare i servizi a cui si sarà chiamati all’interno delle future Aree Vaste - spiega la Presidente della Provincia di Como Maria Rita Livio - Province con dimensioni ridotte come le nostre devono necessariamente unirsi per poter offrire la stessa qualità che di fatto viene già offerta in altre zone della Lombardia più forti dal punto di vista economico ed amministrativo. È stato deciso di indirizzarci verso questo accordo con Lecco e Monza perché non vi erano disponibilità, soprattutto a livello di personale, da parte di Varese, attualmente in grossa difficoltà».

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