Rapina in villa ad Alserio, picchiato un imprenditore

Raid nell’abitazione di un imprenditore, alla presenza della moglie e di un bambino di pochi anni. Almeno quattro i componenti del commando

Volevano la cassaforte e per quasi mezz’ora hanno alternato le minacce verbali agli schiaffoni, prima di convincersi che lì - in quella bella villa nel verde di Alserio - non c’era alcun forziere segreto. Ma quei trenta minuti saranno sicuramente apparsi eterni all’imprenditore preso di mira nella serata di mercoledì da una banda di rapinatori, del tutto privi di scrupoli e capaci di puntargli la pistola alla tempia, incuranti della presenza della moglie e del figlio di pochi anni.

Una rapina in villa probabilmente studiata da tempo e messa in atto poco dopo le 22 di mercoledì. I banditi, quasi sicuramente dell’est, sono comparsi quasi all’improvviso nell’abitazione. Almeno quattro, un quinto forse al cancello a fare da palo.

Uno di loro si è occupato di moglie e figlio, gli altri del padrone di casa. Minacce, pistola alla testa e schiaffi per costringere l’uomo a indicare il nascondiglio della cassaforte. Solo dopo venti minuti si sono convinti e si sono dati alla fuga con alcune borse di valore, denaro contante e un paio di orologi. Immediato l’allarme ai carabinieri di Erba e del nucleo operativo radiomobile di Como che hanno raccolto le testimonianze e hanno portato l’imprenditore in ospedale a Erba. La prognosi è di pochi giorni, legata allo choc ancor prima che alla violenza dei malviventi.

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