Rapinese fa la stampella di Landriscina
Approvato il regolamento di polizia

Lui si difende: «Non ho salvato nessuno, anzi li ho spaccati». Nessi: «Chi si somiglia si piglia»

L’alleato che non ti aspetti. Il sindaco Mario Landriscina porta a casa il nuovo regolamento di polizia locale, e lo fa grazie al “rivale” Alessandro Rapinese. L’ex candidato sindaco che ha lottato - e criticato aspramente - l’attuale primo cittadino, lunedì sera ha di fatto salvato la giunta di Como. Decisivi i voti dei consiglieri della lista Rapinese: sui 28 consiglieri presenti in aula 16 si sono espressi a favore del regolamento, la maggioranza composta da Lega, Fratelli d’Italia e Insieme per Landriscina più Alessandro Rapinese e il collega di gruppo Paolo Martinelli. Il terzo esponente, Fulvio Anzaldo,era assente (ha fatto sapere che non poteva partecipare alla seduta, ma la risposta laconica lascia qualche dubbio).

I 12 voti contrari sono arrivati dalle minoranze, Pd, Svolta Civica e Civitas hanno usato toni duri, si sono opposti alla forma, ma anche con vigore al merito del regolamento.

Voto contrario per Ada Mantovani, storica colonna della lista Rapinese confluita nel gruppo misto.

«Io non ho salvato nessuno, anzi ho dimostrato che la coalizione che sostiene Landriscina non regge più - si difende Rapinese - Ho spaccato la maggioranza, il sindaco si dimetta e si ricandidi solo con la Lega e Fratelli d’Italia. Il mio gruppo ha voluto costruire e votare un documento necessario per Como, che renderà la città più ordinata».

Duro, al riguardo, Vittorio Nessi, di Svolta Civica: «Non mi scandalizza il formarsi di maggioranze diverse, chi si somiglia si piglia, ma così si è raggiunto il massimo dell’improvvisazione dilettantesca, con una pessima formulazione dei codici».

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