Reddito di cittadinanza, la Lega
«Agli stranieri? Non educativo»

Prime stime sui beneficiari in provincia, i “lumbard” perplessi. Ajani: «Non è questa la nostra storia». Aleotti, M5S: «Nessuno resti indietro»

Il reddito di cittadinanza spetterebbe a poco meno di 600 famiglie straniere della nostra provincia. Nonostante sia tutt’altro che un capitolo chiuso, si cominciano a fare le prime stime su un’ipotetica platea di beneficiari del provvedimento tanto voluto dal movimento Cinque Stelle.

Nei giorni passati, secondo alcune elaborazioni dei 5 Stelle riportate dalla stampa nazionale, il 5% del totale dei beneficiari sarebbe straniero. Le condizioni messe dovrebbero essere chiare e, nelle intenzioni, stringenti: essere cittadini comunitari o extracomunitari residenti da dieci anni in Italia, senza interruzioni.

Prendendo per buoni i primissimi calcoli, sul Lario dovrebbe spettare a 560 famiglie quindi, direttamente o indirettamente, dovrebbe interessare circa 2400 persone.

Il consigliere comunale leghista Giampiero Ajani non nasconde lo scetticismo: «Non è un segreto – commenta – un provvedimento del genere non ci fa impazzire, la nostra storia non è questa. Sulla questione stranieri: se devo essere sincero, non trovo sia un meccanismo particolarmente educativo: non mi piace l’idea che chi arriva in Italia possa prendere soldi senza lavorare».

Opinione diversa per il consigliere pentastellato Fabio Aleotti: «Per noi è una misura fondamentale – spiega – nessuno deve rimanere indietro, è un principio molto caro. Ci siamo sempre battuti, l’abbiamo promesso in campagna elettorale e nei prossimi mesi dovrebbe essere operativo. Sul territorio, l’effetto sarà positivo come nel resto d’Italia perché non è assistenzialismo, è un aiuto alle persone mentre cercano lavoro, evitandone, quindi, la marginalizzazione e cercando di risolvere alla radice la creazione di situazioni a rischio».

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