Reddito di cittadinanza,
mamme e single in coda
per ottenere il sussidio

Sono le donne ad avere presentato la maggior parte delle richieste in provincia (54%) - Tra i 50 e i 67 anni la maggioranza dei richiedenti

Sono oltre 2.700 le domande depositate fino a oggi per ottenere il reddito di cittadinanza a Como: prevalgono le donne nella fotografia Inps. Un predominio lieve (54%) che mette comunque a fuoco un problema sociale. Quello di una maggiore fragilità dell’universo femminile in questo momento: mamme single o separate, divorziate, che non hanno nessun aiuto, mentre devono affrontare maggiori difficoltà a trovare un impiego che consenta loro di far quadrare i conti. Gli immigrati invece - ed è quanto emerge finora dal rapporto Cgil - sono una minoranza.

La panoramica completa tracciata dall’Inps in Lombardia vede Como con 2.734 domande, trasmesse via Caf (1.579) o Poste (1.155). I potenziali beneficiari erano però più del doppio: infatti lo scorso anno erano state presentate 5.867 dichiarazioni sostitutive uniche valide che soddisfano i requisiti economici Isee per il reddito di cittadinanza. Ci sono diverse, possibili motivazioni. Quella ottimistica è che nel frattempo siano cambiate le condizioni economiche della famiglia. Un’altra è che se più stranieri magari avevano chiesto l’Isee nel 2018, molti sono rimasti esclusi poi dalla richiesta di questo beneficio per i vincoli sulla durata della residenza (due anni). Si è insomma ristretta l’effettiva platea.

Tornando ai dati, all’Inps di Como (guidato dalla direttrice Rosaria Cariello), le donne risultano appunto il 54% dei richiedenti: sono 1.479 contro 1.255 uomini. Una situazione in linea con quella nazionale e leggermente meno accentuata rispetto a quella lombarda: qui la quota femminile si assesta al 55%. In tutta la Lombardia le domande sono state 42.965, di cui 28.345 a Milano. Un approfondimento con ulteriori dettagli sui richiedenti viene offerto dall’analisi della Cgil che ha elaborato oltre 675 pratiche. Le donne sono 355 contro 320 uomini. Gli italiani risultano 571, dunque gli stranieri sono meno di un sesto. Per quanto riguarda l’età, le richieste in 285 casi riguardano persone tra i 50 i 67 anni: segue la fascia da 30 a 50 anni con 221 domande e quella oltre i 67 con 25 domande.

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