Restituiti alla Diocesi 107 ex voto
Rubati e recuperati dai carabinieri

Recuperate dai carabinieri decine di piccole opere d’arte appartenenti alle parrocchie di Como e di Sondrio

Ci sono anche 107 tavolette di proprietà della Diocesi di Como tra i circa 5mila ex voto recuperati nei giorni scorsi dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio. Si tratta di opere provenienti dalla collezione di un privato che prima di morire le donò a due mesi, uno lombardo e l’altro piemontese, prima che si trattava di ex voto tutti di provenienza illecita. Si tratta di una collezione di tavolette su legno e su tela a suo tempo acquistate da mercatini e antiquari, che tuttavia entrarono i possesso del loro ultimo proprietario attraverso canali illegali.

La restituzione delle 107 tavolette comasche è stata anticipata dalla redazione del Settimanale della diocesi di Como che ha anche contattato don Andrea Straffi, responsabile dell’Ufficio di arte sacra della Diocesi: «L’attività dei Carabinieri –dice – si è svolta nella massima riservatezza. Siamo stati contattati e questo piccolo patrimonio di arte e fede popolare ora ritornerà nei santuari da cui è stato sottratto».

«I nostri ex voto – spiega don Straffi – provengono per la maggior parte dalla Valtellina: 43 da Morbegno, 21 da Mazzo, 12 da Grosotto, 11 da Tovo e 6 da Piantedo. In provincia di Como, nove provengono dal Santuario del Santissimo Crocifisso, tre da Livo e due da San Fermo». «Le opere - dice ancora don Andrea - si collocano fra XVIII e XIX secolo. Riportano tutte, sul retro, l’indicazione dell’anno in cui il collezionista le ha acquisite, fra il 1950 e 1970: immaginiamo da botteghe e mercatini, mentre si trattava di beni artistici vincolati. In questi giorni stiamo contattando le parrocchie di provenienza e poiché sono assenti da oltre mezzo secolo, nemmeno si sapeva della loro esistenza».

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