Richiesta per un gazebo il 5 marzo
La risposta del Comune arriva il 9

Pec, marche da bollo e telefonate a vuoto: poi l’autorizzazione fuori tempo massimo

Chiedono con largo anticipo il permesso per posizionate un gazebo in piazza sabato 5 marzo. Ma il Comune non risponde. Poi il 9 marzo, quattro giorni dopo l’iniziativa, ecco la beffa nella beffa: dagli uffici di Palazzo Cernezzi arriva la risposta positiva.

La curiosa vicenda riguarda un permesso per organizzare una manifestazione in piazza Verdi sabato scorso. Per farlo i richiedenti hanno domandato l’autorizzazione per la posa di un gazebo, come da normative. La richiesta risale alla metà di febbraio, quindi gli organizzatori si sono mossi con una ventina di giorni d’anticipo. A presentarla è stata la sezione lariana del partito “Ancora Italia” insieme al comitato “l’Anello”.

Dall’ufficio commercio però non sono arrivate risposte e dunque partito e comitato hanno inviato una pec. A fine febbraio bussando ancora alle porte di Palazzo Cernezzi, gli uffici segnalano difficoltà nella ricezione della posta elettronica. Ma nel frattempo hanno chiesto il pagamento di due marche da bollo da 16 euro. Dalla Prefettura e dalla Questura permessi e risposte sono invece arrivati rapidamente.

Dal Comune invece silenzio. Passano i giorni e il 4 marzo, alla vigilia dell’iniziativa, un’impiegata spiega agli organizzatori che la pratica è «sulla scrivania». Il giorno dell’evento i proponenti si rivolgono quindi con urgenza alla polizia locale per avere informazioni e direttive. La risposta è: «Niente permesso, niente manifestazione».

Quindi una più piccola iniziativa è stata fatta lo stesso in piazza Verdi, ma senza il gazebo visto che il Comune non ha dato risposta. La cosa incredibile è che mercoledì 9 marzo il comitato organizzatore riceve l’agognata mail che concede la posa del gazebo per il giorno 5 marzo. Un vero assurdo. Del gazebo ormai i manifestanti hanno fatto a meno, nonostante le insistenze e nonostante i 16 euro di marca da bollo. Dunque i manifestanti ricevuta la mail hanno sentitamente ringraziato, con una buona dose di ironia, i dirigenti comunali, gli uffici e la persona del sindaco Mario Landriscina .

Da Palazzo Cernezzi non arrivano commenti ma nemmeno smentite. Gli uffici si dicono oberati dalle richieste e a corto di personale ancora per colpa della pandemia.

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