Rifiuti, rischiamo di pagare di più

Il prossimo anno scade il bando per la gestione del servizio di raccolta porta a porta. E in Comune pensano già a come migliorarlo. Dal ritiro nei cortili alle piattaforme: tante, costose novità

Un nuovo bando per la raccolta dei rifiuti con più servizi, un porta a porta a misura di turista, più attenzione ai cimiteri e alle scuole, piattaforme interrate e, magari, il conferimento dei sacchi con ritiro all’interno dei cortili delle case del centro storico e non più a bordo strada. Tanti miglioramenti e un prezzo: che i comaschi rischiano di dover pagare.

L’attuale contratto per la nettezza urbana, firmato dal Comune nel luglio del 2013, scadrà nel dicembre del 2020; l’amministrazione è già al lavoro per arrivare entro fine anno a costruire un capitolato e una gara pubblica. È l’appalto più grande del Comune di Como: 13 milioni di euro all’anno coperti dai contribuenti tramite la tassa dei rifiuti.

«Stiamo raccogliendo pareri e opinioni per costruire nei prossimi mesi un nuovo bando - spiega l’assessore alla partita Marco Galli -, e lo stiamo facendo attraverso incontri con i cittadini, ascoltando enti e associazioni e con un primo questionario sulla sperimentazione che si è conclusa a dicembre, quella che ha cambiato gli orari del conferimento dei rifiuti».

«L’intenzione è aumentare la capienza del contratto per migliorare il servizio. Per modificare in corso d’opera la raccolta a seconda delle esigenze. Per avere più accortezza sui cimiteri, più volte oggetto di lamentele, oppure fuori dalle mense scolastiche. Tra la città murata e il lago in viale Geno, al contrario degli altri quartieri meno turistici, vogliamo immaginare un ritiro puntualissimo. Chiederemo a residenti e commercianti il sacrificio di esporre sacchi e bidoni in un tempo limitato in maniera che tutto venga ritirato poco dopo e non resti per strada infastidendo visitatori e stranieri».

L ’assessore non esclude poi l’introduzione di piattaforme interrate per i rifiuti in centro e la possibilità sempre nelle zone turistiche di lasciare non a bordo strada i sacchi, ma dentro alle corti e alle abitazioni nelle aree accessibili. Questi servizi aggiuntivi però hanno un costo, aumenta la Tari? «La domanda è lecita - dice Galli - ma il tema è delicato perché i servizi di raccolta devono essere coperti interamente dalla Tari. Dunque la materia deve essere discussa in accordo con la città e la giunta e in particolare con il collega assessore al bilancio Adriano Caldara. Io mi limito a dire che la concorrenza in sede di gara potrebbe abbassare i prezzi e non comportare un aumento automatico della tassa sui rifiuti». Oggi la città differenzia il 72% dei rifiuti. Questa attenzione all’ambiente per Marco Galli deve per forza proseguire.

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