Salute, Como eccelle in Italia
Ma è allarme per i medici di base

Uno studio del Sole 24Ore promuove la sanità lariana

Como ha fatto tredici. Qui si vive bene e ci si cura meglio. Ma, nota stonata, mancano i medici di base.

In termini di sanità, salute e qualità della vita una gioia è arrivata. Non da podio, certo, ma di tutto rispetto. A comunicarlo, nero su bianco, è uno studio del Sole 24 ore, pubblicato lunedì, che mette la nostra città al tredicesimo posto nella classifica delle province italiane, ordinate secondo il loro indice di salute.

Su 107 province, dove sono state incrociate ben 12 variabili, Como ha una posizione di tutto rispetto con un indice di salute del 578,06 e una speranza di vita di 83,4 anni. Sorpassa Sondrio e Lecco, indietro rispettivamente di uno e due gradini, e incassa la vittoria, se così si può definire, di Bolzano con un indice del 651, 64 e 83,7 anni di aspettativa di vita, Pescara e Nuoro: oro, argento e bronzo fra le città dove si vive meglio. La maglia nera va invece a Rieti.

Non tutti i risultati sono positivi. Como si posiziona quasi a metà classifica, (al 51° posto), riguardo alla mortalità per tumore: tra il 2012 e il 2016 sono morte nella nostra provincia, per questo male del secolo, 14,7 persone ogni mille abitanti. Un dato ancora troppo alto. Leggermente meglio va per le morti per infarto, garantendoci un 49° posto. Ma la macchia da togliere, la criticità su cui mettere il focus per la sanità comasca riguarda soprattutto la disponibilità di medici di base, di pediatri e la ricettività ospedaliera: un 96, un 81 e un 64 in classifica.

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