San Francesco non riapre fino al 2027: «Da cinquant’anni non è mai stata fatta manutenzione»

Il caso L’assessore Colombo contro la precedente giunta per lo stato degli edifici pubblici. Accuse anche sull’asilo Sant’Elia. I giardini a lago? Entro la primavera dell’anno prossimo

Dall’ex chiesa di San Francesco all’asilo Sant’Elia: la giunta accusa le precedenti Amministrazioni per la mancata manutenzione. E annuncia che i tempi per la riapertura delle strutture saranno lunghissimi. Una lunga seduta consiliare quella che giovedì sera ha discusso il documento unico di programmazione, in sostanza cosa la nuova amministrazione intende fare durante il mandato. Ed è emerso innanzitutto che lo Spazio Ratti (ex chiesa di San Francesco), chiuso dalla precedente giunta, versa in condizioni pessime e ha gravi problemi al tetto: «Portiamo avanti la messa a norma, ma non prima del 2026 o 2027 – ha riferito l’assessore Enrico Colombo – lo spazio Ratti è un imponente edificio del Quattrocento che da oltre cinquant’anni non viene curato. Da mezzo secolo attende un restauro. Nei prossimi anni noi dovremo provvedere alle coperture».

Di fatto anche le responsabilità dello stallo sull’asilo Sant’Elia, una perla del razionalismo, sono state scaricate sulla precedente giunta. La decisione di chiudere per motivi di sicurezza il Sant’Elia è della primavera del 2019, doveva riaprire nel 2020, sono stati fatti alcuni lavori poi tutto è rimasto fermo. «La riqualificazione mira a conservare la fruizione dell’asilo e al contempo salvaguardare la struttura razionalista – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Maurizio Ciabattoni – per riuscirci ci sono 2,8 milioni ancora da reperire. Ci sono state delle criticità sul progetto poi abbandonato. Una volta trovate le risorse definiremo modi e tempi del recupero».

Anche l’edilizia scolastica preoccupa, mancano le certificazioni antincendio quasi ovunque, si va avanti di anno in anno con deroghe. In qualche caso perfino dal 1986. Coinvolte le palestre scolastiche. L’assessore Ciabattoni in particolare ha fatto sapere che a livello statale dal 2023 potrebbe venire cancellata l’opportunità di rinnovare le deroghe. Sempre in consiglio è stata comunicata l’intenzione di trasferire parte del materiale del museo civico inerente periodo egizio in un rinnovato palazzo Natta. Quanto all’infopoint di via Albertolli, nonostante diverse perplessità, rimarrà aperto almeno fino al 2024 alla luce dell’affitto dei locali ormai pattuito. Infine a Muggiò in piazza d’Armi verranno disegnati 400 posti auto, in parte finanziati dalla Regione, nell’area solitamente occupata dal circo.

Quanto ai giardini a lago, il progetto esecutivo verrà approvato entro fine mese. «Si ipotizza poi la gara a novembre con l’inizio dei lavori dalla primavera del 2023 – ha spiegato in aula l’assessore al verde Ivan Matteo Lombardi – i cantieri hanno una durata pari a 360 giorni, dunque un anno. La conclusione delle opere è prevista quindi nella primavera del 2024. Se calcoliamo anche le paratie e i nuovi arredi dovremmo aver completamente sistemato il lungo lago entro la fine del 2024. Finito il tormento», ha detto l’assessore. Il primo lotto della ciclovia,un’altra eterna incompiuta, dalla zona dello stadio a viale Masia, dovrebbe partire a breve, nel gennaio 2023. «I lavori erano stati posticipati per un intervento dell’Enel al sottoservizi – ha detto l’assessore Colombo – ma ormai siamo pronti. Per i successivi lotti, persi i fondi della Regione, abbiamo i progetti e possiamo procedere con risorse comunali. Magari con una scadenza a fine mandato partecipando ai vari bandi compreso il Pnrr».

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