Sanitari no vax, tempo scaduto
Lettera di sospensione per 400

Ats Insubria pronta a notificare i provvedimenti - In totale sono 600 i non protetti, ma alcuni “giustificati”

Sono 600 i sanitari non vaccinati in provincia di Como. Secondo fonti non ufficiali - Ats Insubra sull’argomento ha deciso di non fornire il dato, di interesse pubblico - tanti sarebbero i sanitari che hanno deciso di non aderire alla campagna vaccinale. Una parte - comunque minoritaria - dei professionisti della salute non vaccinati ha prodotto giustificazioni ritenute sufficienti e valide, o comunque sono ancora oggetto di accertamenti e approfondimenti. Mentre sono pronti a partire subito 400 avvisi di sospensione dal servizio.

La vaccinazione è considerata, in base alla legge approvata per decreto il primo aprile scorso, un «requisito essenziale» per esercitare le professioni sanitarie, pena ove possibile essere spostati ad un ruolo non a contatto con il pubblico o, in caso di impossibilità, essere sospesi senza salario.

Queste comunicazioni pronte per essere notificate corrispondono all’ultimo passaggio formale. Nelle scorse settimane sono già partiti i solleciti, precisamente due, a fronte dei quali i non vaccinati potevano dare giustificazioni, relative magari a patologie tali da rendere necessaria l’esenzione. Circa quattro sanitari non vaccinati su dieci infatti dopo questi solleciti ha deciso negli ultimi tre mesi e mezzo di mettersi in regola.

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