Sbandati e risse, le voci dei comaschi
«In centro storico è sempre peggio»

In piazza Boldoni commercianti esasperati: «Abuso di alcol, liti e sporcizia. Il Comune non fa nulla»

Domenica pomeriggio, caldo, tanti turisti e comaschi a passeggio in centro. A destare l’attenzione di molti, una donna accasciata sul marciapiede sotto i portici di via Boldoni. Dorme, il suo volto pare annichilito dall’alcol e non si preoccupa di trovarsi a pochi passi dai tavolini di un bar. I passanti soffermano lo sguardo su di lei.

Testimonianza eclatante della situazione che La Provincia sta denunciando in questi giorni. Il problema, infatti, non riguarda solo la zona dell’ex chiesa di San Francesco o i portici del Crocifisso, ma anche il centro storico, persino i dintorni di piazza Duomo. «Spesso - racconta Franco Viganò, titolare del bar “La Quinta” - sono costretto a chiamare le forze dell’ordine perché le persone che stazionano nella zona litigano tra loro, si picchiano, disturbano i miei clienti con schiamazzi e gesti. Sono sempre gli stessi, vecchie conoscenze. Abusano di alcolici e sostanze stupefacenti. A volte stanno male e arriva l’ambulanza per soccorrerli. Noi commercianti siamo esasperati, non riusciremo a sopportare ancora a lungo questa situazione. I controlli devono essere più efficaci, durante la settimana, di sera ma soprattutto nel weekend, quando le vie sono più affollate». Sporcizia e degrado sotto i portici a due passi dal Duomo non fanno parte del biglietto da visita che il comasco vorrebbe regalare della sua città.

«Provo dolore per questa persona e per chi come lei versa in condizioni così poco dignitose - dice Tijana Franzini, seduta per un caffè proprio all’esterno del bar -. Nello stesso tempo non possiamo evitare di tutelare il decoro. So che al di fuori dell’Italia, penso ad alcune città della Germania, i Comuni si impegnano per togliere dalla strada le persone che ci vivono, sistemarle in un luogo chiuso e sicuro durante la notte. In questo modo si salvaguardano i centri urbani e anche la dignità della persona».

Basta girare l’angolo e le lamentele degli esercenti si ripetono. Anche nella zona dei Portici Plinio a creare disagio sono senzatetto e questuanti. «Non si tratta di un problema, questa è una vera e propria piaga - afferma Camilla Ambroggio, proprietaria della tabaccheria - e nessuno fa nulla per risolverla. In passato abbiamo anche sottoscritto delle petizioni, ma niente. Il Comune dovrebbe fare sforzi concreti per migliorare l’immagine della città. Però purtroppo ogni mattina davanti alle nostre saracinesche ci sono rifiuti e cattivo odore».

L’insistenza di chi chiede l’elemosina è sfociata in qualche occasione in episodi di violenza. Lo testimonia Andrea Godi, cameriere del bar Tolini: «Io cerco solo di evitare che l’eccessiva insistenza possa infastidire i nostri clienti. Ma ho rimediato una spinta di uno di questi ragazzi, dopo aver cercato con educazione di allontanarlo dalla gelateria. Noi abbiamo il diritto di lavorare senza essere importunati, e poi vogliamo proteggere la clientela».

Stupita da ciò che ha visto in centro anche Barbara Basilico: «Sono di Lecco - dice - forse da noi questi fenomeni si vedono meno. So che a Como si sono introdotte regole molto rigide per la tutela del decoro ma speriamo che le facciano rispettare...».

Al Broletto, invece, per una volta la situazione era sotto controllo, complice la presenza per tutto il pomeriggio di un presidio di militari e Polizia locale.

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