Scuola, altro che libri digitali
Alle elementari zaini pesanti

La tecnologia per ora non ha risolto l’annosa questione. I presidi: «Non è facile»

Attenzione a non superare la soglia del dieci per cento, la schiena potrebbe risentirne. La tecnologia è sempre più utilizzata ma il peso degli zaini scolastici, tema sempre oggetto di discussione, non è diminuito. Può arrivare, infatti, fino a dieci chili: un vero e proprio bagaglio da trasportare ogni giorno. Il rischio, specie per i più piccoli, è superare la soglia fissata dal ministero della Salute del dieci per cento del peso corporeo (con una soglia di tolleranza fissata al 15). Il rischio? Una schiena curva e dolorante.

Il digitale può essere una strada realmente percorribile? È in grado di sostituire la carta stampata fra i banchi di scuola? «Sull’argomento abbiamo cominciato una discussione – spiega la preside dell’istituto comprensivo Como Rebbio Daniela De Fazio - Di sicuro è necessario fare una riflessione. Non è però facile, perché non riguarda solo la strumentazione, c’è anche l’acquisto delle licenze dalle case editrici da parte della scuola».

Anni fa, all’istituto Como Centro, è stato inserito nel regolamento d’istituto la possibilità di utilizzare i tablet e i libri digitali per motivi didattici: «I genitori– dice la dirigente Valentina Grohovaz – s’impegnavano affinché non fossero scaricate altre cose, per esempio i giochi. Sui testi: diversi volumi contemplano anche la versione digitale. Però, per quanto riguarda la nostra esperienza, i nostri armadietti contribuiscono in misura maggiore ad alleggerire le spalle dei ragazzi, molti dei quali utilizzano comunque le cartelle con le rotelle».

A Cernobbio, riprendendo quanto fatto nel 2002 in Toscana, 80 bambini della scuola di Campo Solare (la prima, la seconda e le due terze) hanno sperimentato un nuovo metodo didattico che, oltre a sviluppare l’autonomia del bambino partendo dall’architettura dell’aula, non prevede zaini pesanti bensì borse leggere.

Salendo invece di grado scolastico, dal 2011, attraverso il progetto “Pc in classe”, il Casnati ha investito energie sul digitale. All’anno, in totale, sono adottati circa cinquemila libri navigabili online e offline.

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