Scuola, prof assunto
all’età per la pensione

Insegnante di tedesco al liceo Giovio ha ottenuto la cattedra

alla vigilia dell’età per lasciare il lavoro

È al suo primo anno in cattedra, ma a giugno va in pensione. Non è uno scherzo, classe 1949, stimato linguista, un docente di tedesco del Giovio, Manfred Latuské, è stato assunto in ruolo quest’anno grazie alla riforma della Buona scuola, la tornata di immissioni del governo Renzi, ma è un po’ tardi, dopo una vita di lavoro ha ormai maturato gli estremi per andare in pensione, tra qualche mese, appena finita la maturità.

Sono i paradossi del sistema scolastico italiano, sono tanti i docenti con una età media assai avanzata a continuare a fare la vita da precari. I supplenti annuali anche a Como sono una folta schiera, sono lavoratori che firmano ad agosto per una cattedra e la perdono sistematicamente a giugno. Aspettando che si liberi un posto, per classi di concorso bloccate da decenni, trascorrono tutta la loro esperienza lavorativa in una sorta limbo.

Le assunzioni della riforma e il concorso che partirà a breve mirano a stabilizzare queste situazioni, a limare quanto più possibile i numeri del precariato. Non è facile svolgere con passione il proprio mestiere a queste condizioni, come per altro ha sempre fatto il docente in questione, è molto apprezzato da alunni e colleghi, ma è anche altrettanto riservato e preferisce non raccontare in prima persona la sua carriera. In più ora che si è stabilizzato al Giovio si trova tanto bene che ha dispiacere a lasciare la sua cattedra a giugno, lavorerebbe volentieri ancora.

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