Segnalazione di reato
per i piccioni avvelenati

L’Ats dispone le analisi e informa l’autorità di polizia

COMO

Ci vorranno trenta giorni

per scoprire la causa

della moria di volatili

a Ponte Chiasso

rinvenuti schiacciati dalle auto e sui marciapiedi. A dirlo è l’Ats dell’Insubria che conferma l’intervento del veterinario alla Vigilia di Natale: 15 i piccioni prelevati e inviati, assieme a del mangime che potrebbe averne causato il decesso, alla sede di Binago dell’Istituto zooprofilattico per sottoporli alle analisi del caso. I risultati arriveranno entro un mese. «Sia le carcasse degli animali che il mangime – spiegano dall’ex Asl - sono stati conferiti al laboratorio per verificare la causa del decesso dei volatili e rilevare l’eventuale presenza di sostanze tossiche nelle granaglie. La procedura di analisi prevede tempi massimi di circa 30 giorni, ma generalmente i risultati arrivano più in fretta». Intanto, come da procedura, il veterinario dell’Ats ha inviato comunicazione scritta anche al Comune di Como in relazione al reato di sospetto “avvelenamento-uccisione di animali”, come recita il codice. «Invitiamo i cittadini – concludono dall’Ats – quando si trovassero in presenza di situazioni sospette come questa ad avvisare le autorità competenti del dipartimento veterinario o la Polizia locale». Proprio ciò che ha fatto Nada Goni, la donna che domenica è stata la prima a segnalare la cosa all’Asl, al 113 e alla Lipu; ed è stata sempre lei la prima a raccogliere le testimonianze dal quartiere da cui risultava che l’emergenza risaliva al giorno precedente, quando da un furgone è stato buttato quel mangime, forse avvelenato, finito ora sotto esame dell’Asl.

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