Senza mascherina
ma con buon senso
Tenetela con voi

Da oggi niente più obblighi negli spazi aperti. Serve cautela, ancora troppi i comaschi non vaccinati

Da questa mattina la mascherina all’aperto non è più obbligatoria, cade così una delle misure anti contagio più simboliche di questi lunghi mesi.

Bisognerà continuare ad indossarla al chiuso, nei locali, nei negozi, nei ristoranti, al centro commerciale come al supermercato e sui mezzi pubblici. Anche all’aperto occorre portare la mascherina sempre con sé, riporla con cura e indossarla con prontezza in caso di assembramenti. Il distanziamento dunque resta un faro.

«La mascherina ha un valore simbolico ed anche reale – commenta Roberto Cauda, primario del reparto di Malattie infettive del Policlinico Gemelli e docente alla Cattolica –. È un presidio di difesa storico. Si usava la pezza davanti alla bocca e al naso contro la peste, il mondo intero nel secolo scorso ha indossato le mascherine contro la Spagnola. Inizialmente pensavamo che dovessero usare indossate soltanto dai malati, affinché non trasmettessero il contagio. Abbiamo scarsamente considerato gli asintomatici. Persone che magari hanno avuto soltanto un lieve raffreddore, ma che comunque hanno contribuito alla diffusione del contagio. L’ipotesi è che questi soggetti abbiano trasmesso il 40% delle positività totali. I positivi asintomatici sono una delle chiavi che ha reso questa pandemia diversa da tutte le altre. Ecco dunque le mascherine come pilastro per il contenimento della pandemia». Unite al distanziamento e all’igiene, in particolare delle mani, le mascherine sono un oggetto ormai entrato nella quotidianità. «Sono uguali per tutti, sono uno strumento che ci ha insegnato la solidarietà – dice Cauda – le chirurgiche solo se utilizzate universalmente proteggono noi stessi ed anche il prossimo». Secondo l’esperto se riusciremo a concludere entro settembre le vaccinazioni, se le istituzioni continueranno a tracciare e a sequenziare e se tutti noi saremo responsabili la pandemia non avrà grandi colpi di coda e le mascherine, almeno all’aperto, non saranno più necessarie.

Togliere la mascherina all’aria aperta è un cambiamento anche sociale, rivediamo finalmente i sorrisi. «Indubbiamente – spiega Domenico Santoro, infettivologo comasco – è vero però che da ottobre le condizioni climatiche saranno più favorevoli alle trasmissioni virali. Altri Paesi con la diffusione delle varianti in parte resistenti alla prima dose hanno dovuto fare dei passi indietro nonostante siano più avanti con la campagna vaccinale. Sarei dunque sempre prudente. Sicuramente al chiuso le mascherine restano necessarie. Ma anche in presenza di molte persone e distanze ravvicinate. Gli assembramenti sono da evitare, non ricadiamo negli errori della scorsa estate».

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