Senzatetto sotto i portici «Basta»
Il vicesindaco: «Andranno via»
Ma nessuno sa dove

Como, l’ex chiesa di San Francesco è tornata bivacco notturno - Protestano i vicini, l’amministrazione rassicura: «Cerchiamo soluzioni, serve tempo ma risolveremo»

La richiesta al Comune è unanime: trovare una risposta, e in fretta, per una situazione che si sta ripetendo uguale e identica all’anno scorso. L’ex chiesa di San Francesco, infatti, è tornata a essere riparo notturno per i senza dimora. Esattamente come dodici mesi fa, una volta terminato il progetto “emergenza freddo”, i portici sono tornati a essere il luogo dove chi è senza un tetto sopra la testa si reca a dormire. La situazione andò avanti fino a dicembre, quando aprì il dormitorio di via Sirtori.

Si chiede quindi, per questa volta, una soluzione.

Il vicesindaco Alessandra Locatelli spiega come sta agendo il Comune: «Innanzitutto - commenta - il numero è calato rispetto allo scorso anno. Abbiamo richiesto un elenco con i nominativi delle persone che sono rimaste a dormire in via Sirtori in questi mesi e chi, invece, è in strada. Alcuni non hanno diritto a stare sul territorio, altri non sono di competenza del Comune perché residenti in altre città. Tolti questi, per chi resta l’amministrazione sta cercando una soluzione, in collaborazione con le realtà impegnate nella grave marginalità. Queste strade richiedono più tempo, ma sono quelle più efficaci».

In ogni caso, c’è una dead line: «Una volta entrato in vigore il regolamento di polizia urbana, le persone non potranno più bivaccare sotto San Francesco. Il Comune fa tanto, investe soldi per il dormitorio e per progetti con le associazioni: non siamo disponibili ad aprire nuove strutture sul territorio».

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