Smog, Como non blocca
L’assessore Magatti
«Ingiusto fermare tutti»

L’assessore Magatti gela le richieste di Legambiente: «Il blocco? Risposta poco seria a un problema serissimo». Appello dei residenti: «In via Madruzza non si respira»

Quattordici giorni consecutivi con lo smog alle stelle, se escludiamo la “pausa” del 22 dicembre, quando i valori sono rimasti di poco sotto il limite. Partendo dal 10 novembre, arriviamo a 35 giornate caratterizzate da concentrazioni di polveri sottili - il famigerato Pm10 - superiori alla soglia di 50 microgrammi per metro cubo d’aria.

Il Comune di Como però ha scelto di non attuare i provvedimenti scattati in altre città, dalle targhe alterne al blocco totale del traffico (misura, quest’ultima, in vigore da ieri fino a domani a Milano, dalle 10 alle 16). Resta valido solo lo stop ai veicoli diesel Euro 3, introdotto con un’ordinanza del sindaco Mario Lucini due settimane fa. E l’assessore all’Ambiente Bruno Magatti ieri ha definito il blocco del traffico una mossa «inutile e ingiusta», persino «poco seria di fronte a un problema che è invece serissimo». «Dico no a scelte indiscriminate, che toccano allo stesso modo chi ha un mezzo inquinante e chi ne ha uno ecologico. E più in generale dico che le decisioni non possono essere solo di carattere locale». Intanto in una lettera al giornale un gruppo di residenti in via Madruzzi lancia un grido disperato: «Qui non respiriamo più».

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