Sosta a Como, ancora novità
«Non si pagherà più la prima mezz’ora»

Nei parcheggi intorno alla città murata in vista una rivoluzione per tutti gli stalli con parcometro. L’assessore Bella: «Ma prima serve il piano del traffico»

Archiviata, o meglio sospesa, la delibera che avrebbe dovuto rivoluzionare i parcheggi in città e mandata in soffitta l’ipotesi dell’aumento tariffario della prima ora da un euro a un euro e 50 centesimi nelle aree a raso, l’assessore Vincenzo Bella torna sull’argomento per annunciare una rivoluzione che sembra andare in direzione diametralmente opposta: «Non si pagherà la prima mezz’ora».

La premessa è di metodo: «La sosta in città sarà soggetta a nuove regole che saranno contenute nel nuovo piano urbano del traffico» afferma il responsabile alla Viabilità. Il provvedimento dovrebbe interessare gli stessi 150 stalli circa a ridosso della città murata (viale Lecco, piazza Verdi, via Manzoni, via Foscolo, largo Leopardi, lungo Lario Trieste, viale Varese) al centro della polemica non più tardi di un mese fa. Il condizionale è d’obbligo, perché lo stesso Bella mette le mani avanti: «Dove precisamente, è materia che deve essere approfondita dallo studio. Ma la mia indicazione sarà proprio questa: dove possibile, si dovrà adottare la prima mezz’ora gratis».

Quando avverrà, è difficile dirlo, perché ancora deve essere scelta la società a cui affidare l’incarico per la redazione del nuovo piano. Bella comunque una indicazione ben precisa la darà, proprio sulle soste, prendendo spunto dalla proposta avanzata da Acus, l’Associazione civica degli utenti della strada, che a novembre era stata invitata al tavolo tecnico dei lavori preparatori al nuovo piano.

In quella sede Acus aveva chiesto appunto di prevedere la prima mezz’ora gratuita in tutta la città, sentendosi replicare però dai tecnici comunali che l’operazione non era possibile a causa della necessità di modificare il software dei parcometri. Salvo poi leggere nella delibera di indirizzo adottata a dicembre che sarebbe stato modificato il software, ma per aumentare la tariffa della prima ora e soprattutto, previsione che aveva sollevato un polverone, per impedire alla stessa auto una seconda sosta nell’arco della giornata.

Misure che avevano provocato una levata di scudi all’interno della stessa maggioranza, con l’assessore Bella lasciato solo sotto il tiro incrociato di opposizioni e fuoco amico.

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