Spedizione punitiva contro coppia
Lui preso a martellate al volto, è grave

Menaggio: erano in tre, due incappucciati. Ferita anche la donna

La scorsa settimana aveva salutato la moglie: «Sarò in Ucraina per lavoro per qualche giorno». Poi era uscito di casa, senza però mai allontanarsi veramente dalle rive del lago di Como. Avrebbe atteso che la donna - da cui peraltro è in fase di separazione - si incontrasse con un amico, con il quale lei aveva allacciato una storia d’amore. Quindi avrebbe chiamato i rinforzi e organizzato, martedì sera 21 settembre, una spedizione punitiva di rara violenza.

Un uomo di Tremezzina di 37 anni è ricoverato in gravi condizioni - fortunatamente non in pericolo di vita - all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia dopo essere stato aggredito a martellati al volto e in testa. Una vicenda sulla quale i carabinieri della stazione di Menaggio, i colleghi della Tremezzina e del Nucleo operativo radiomobile della compagnia, nonché i detective del nucleo investigativo di Como, stanno indagando per cercare di dare un nome e un volto ai responsabili.

In realtà almeno un nome e un volto ci sarebbe: è quello di un 45enne promotore finanziario ucraino con casa a Tremezzo, sposato con una donna di quasi dieci anni più giovane, originaria del Kazakistan. Sarebbe lui l’organizzatore della spedizione punitiva, legata a motivi di gelosia, organizzata martedì sera.

Teatro di una scena da film il parcheggio ai lati di un residence nella zona dell’ospedale di Menaggio, lungo la strada per Grandola. È qui che tre persone, due delle quali avevano un passamontagna in testa ed erano armate di martello, hanno aggredito una coppia appartata in auto: la moglie del promotore finanziario (nel frattempo scomparso) e un uomo di Lenno di 37 anni con cui aveva allacciato una relazione. A lanciare l’allarme, verso le 21.30 di martedì, alcuni automobilisti che si sono ritrovati davanti a questa scena: due uomini incappucciati più un terzo armato di martello che si accanivano su un malcapitato tenuto fermo mentre veniva colpito al volto e alla testa.

Alcuni coraggiosi hanno attivato gli abbaglianti per illuminare la scena, obbligando così gli aggressori a mollare la vittima e fuggire. L’uomo è quindi subito corso verso la vicina palazzina per chiedere aiuto. Sono subito scattate e ricerche in tutta la zona. Ma nessuno ha visto con quale auto gli aggressori sono arrivati fino al luogo della spedizione punitiva.

(Paolo Moretti - Marco Palumbo)

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