Spesa on line con carte clonate
Un arresto, caccia agli hacker
Giovanissimo sorpreso dopo un acquisto da 1300 euro
Como
Tre settimane fa se l’era per un soffio, riuscendo a evitare l’arresto. Forse ha pensato che difficilmente sarebbe stato sorpreso una seconda volta e così ha continuato a utilizzare carte di credito clonate per fare acquisti on line. Si sbagliava, perché non solo è stato nuovamente scoperto, ma la seconda volta gli è costata l’arresto.
Gli agenti della polizia postale di Como hanno fatto scattare le manette ai polsi di un rumeno di appena 21 anni. Il giovane è stato arrestato con l’accusa di truffa telematica e di indebito utilizzo di carte di pagamento.
Ancora una volta il blitz dei poliziotti è scattato grazie ai responsabili della sicurezza del supermercato Esselunga di Como, i quali si sono accorti di una serie di alert relativi alla spesa on line compiuta da un cliente. Il giovane, visti i guai della prima volta, aveva cambiato nome e indirizzo di destinazione dei sacchetti della spesa ordinati e pagati su internet. Ma questo non è bastato a non destare sospetti. E infatti, dopo aver ricevuto l’altroieri un ordine per una spesa da ben 1300 euro, i responsabili del supermercato hanno immediatamente contattato - così come avvenuto tre settimane prima - gli agenti della polizia postale di Como. I quali hanno deciso di far comunque procedere con la consegna della spesa, salvo poi presentarsi pure loro assieme all’addetto incaricato.
Quando a presentarsi per il ritiro è comparso il ventunenne rumeno, già noto agli stessi poliziotti, è stato chiaro che si trattava di un nuovo caso di spesa con carte di credito clonate.
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